Il 6 marzo del 2009 dodici documenti degli Amici della Corte (Amicus Briefs) sono stati presentati in appoggio alla petizione di revisione dei Cinque. Quello è stato il maggior numero di documenti di quel tipo mai consegnato alla Corte Suprema per la revisione di un caso penale.
Otto dei documenti provenivano da istituzioni o persone statunitensi: l'Associazione di Avvocati Difensori Penalisti, l'Associazione di Avvocati Difensori Penalisti della Florida, con sede a Miami, il Progetto Nazionale delle Giurie, la Corporazione Nazionale di Avvocati e la Conferenza Nazionale di Avvocati Neri, l'Istituto William C. Velásquez e l'Associazione Politica Messicano-Americana, il Dipartimento di Diritto Civile della Facoltà di Diritto dell'Università Howard, il Centro per la Politica Internazionale ed il Consiglio di Assunti Emisferici, oltre ad un Amicus presentato dai professori Nelson P. Valdés, Guillermo Grenier, Félix Masud-Piloto, José A. Cobas, Lourdes Argüelles Rubén G. Rumbaut e Louis Pérez, importanti accademici cubanoamericani, autori di alcuni dei più importanti libri sull'emigrazione cubana verso gli Stati Uniti.
L'appoggio di tutto il mondo è stato realmente impressionante: un Amicus è stato presentato da 10 Premi Nobel: José Ramos-Horta (presidente della Repubblica di Timor Est), Wole Soyinka, Adolfo Pérez Esquivel, Nadine Gordimer, Rigoberta Menchú, José Saramago, Zhores Alferov, Darío Fo, Günter Grass e Máiread Corrigan Maguire.
Un altro, da una cifra record di legislatori da tutti gli angoli del pianeta: il Senato messicano e l'Assemblea Nazionale di Panamá in sessione plenaria, in entrambi i casi,il tema era stato discusso e votato all'unanimità. Nella lista figurano anche Mary Robinson, ex Presidente d'Irlanda ed ex-Commissaria per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, decine di membri di tutti i gruppi politici del Parlamento Europeo, inclusi tre attuali Vicepresidenti e due ex Presidenti, e centinaia di parlamentari brasiliani, belga, cileni, tedeschi, irlandesi, giapponesi, messicani, scozzesi ed inglesi.
Questo documento aggregava appelli senza precedenti di altri Premi Nobel, il Vescovo Desmond Tutu e Harol Pinter, il Consiglio delle Chiese di America Latina e dei Caraibi, il Parlamento Latinoamericano, così come altri organismi legislativi regionali, oltre a risoluzioni specifiche di appoggio approvate dai Parlamenti Nazionali di Namibia, Mali, Russia, Messico, Brasile, Bolivia, Venezuela, Perú, Irlanda, Svizzera e Belgio, tra gli altri.
Due documenti separati sono stati inoltre presentati da un ampio spettro di organizzazioni di avvocati e specialisti: uno veniva dalla Federazione Ispano-americana del Ombudsman, l'Ordine di Avvocati di Brasile (con 700.000 membri), Associazioni di Avvocati del Belgio, la Associazione di Avvocati di Berlino ed altre Associazioni tedesche, la Federazione Internazionale dei Diritti Umani ed un gruppo di organizzazioni religiose, legali e dei diritti umani, e professori di diritto ed avvocati argentini, cileni, colombiani, ecuadoriani, tedeschi, giapponesi, messicani, panamensi, portoghesi, spagnoli ed inglesi. Tra le personalità che hanno firmato si trovavano Federico Mayor Zaragoza, ex Direttore Generale dell'UNESCO ed il Giudice Juan Guzmán Tapia dal Cile.
Un altro Amicus è stato presentato dall'Associazione Internazionale di Avvocati Democratici, l'Associazione Americana di Giuristi, l'Associazione di Avvocati indiana, Droit Solidarité, la Società Haldane, ed altre organizzazioni legali italiane, filippine, portoghesi e belga.
Un gruppo di avvocati nordamericani si sono offerti volontari per preparare quei documenti (come richiesto dalla legge), consultare e coordinare le molte persone coinvolte e presentare tutto in tempo e con il dovuto rispetto dei parametri tecnici e di altro tipo stabiliti dalla Corte. Ogni individuo o istituzione che presentava un Amicus doveva identificarsi con dati specifici, firmare personalmente e pagare. Conformemente alla Regola 37.6 della Corte