Considerato il "Padre della Patria", il ricco proprietario terriero Carlos Manuel de Céspedes y del Castillo (1819-1874) lanciò il 10 ottobre 1868, presso la fattoria La Demajagua, lo storico "grito di Yara", liberando, al suono della campana dell'ingenio tutti i suoi schiavi.
Signori, il potere della Spagna è decrepito e mangiato dai vermi e, se ci sembra ancora grande e forte, è perché per tre secoli noi lo abbiamo guardato stando in ginocchio.
Proprio a lui i Cubani affidarono il 12 aprile 1869, nell’Assemblea Rivoluzionaria di Guáimaro (Constitución de Guáimaro), la presidenza della loro prima Republica cubana en armas.
Le spoglie mortali di de Céspedes riposano nel piccolo cimitero storico-monumentale di Santa Ifigenia, a Santiago de Cuba.
Già prima di Carlos Manuel de Céspedes, un altro ricco possidente cubano, Joaquím Agüero Agüero (1816-1851), aveva liberato i suoi schiavi e si era impegnato intensamente nella causa indipendentista; Presidente della Sociedad Libertadora de Camagüey, nel 1851 cadde in combattimento per mano degli Spagnoli.