Cuba

Una identità in movimento


Il Ministro degli Esteri Frattini dice cose gravissime e politicamente irresponsabili

Luciano Vasapollo Andrea Genovali


È grave, irresponsabile e profondamente sbagliata la posizione politica su Cuba che trasmette agli italiani il Ministro degli Esteri italiano Frattini. Fa della voluta confusione quando mischia realtà disomogenee fra di loro, come nel richiamo ai dissidenti iraniani accumunandoli a quelli cubani. La cosiddetta dissidenza a Cuba è finanziata e utilizzata a fini eversivi dagli Stati Uniti, e ci sono le prove tangibili di questo. Pensate cosa farebbe il governo italiano se una paese straniero nemico finanziasse un'organizzazione o un settore politico per rovesciare con una cospirazione, un'insurrezione o con azioni eversive e sovversive, la Repubblica italiana. A Cuba questo stanno facendo e lo vogliono pure far passare per difesa dei diritti umani e civili!

Inoltre, ci pare che Frattini viva sulla luna, o meglio in una dimensione fuori dalla realtà, quando afferma che in Italia non ci sono voci contro Cuba. La stampa e le tv, quando parlano di Cuba, lo fanno solo per attaccare violentemente e strumentalmente, con notizie volutamente distorte e parziali, e sempre più con montature e menzogne, la Repubblica cubana nata nel 1959 e ancora forte e viva per continua scelta di libera autodeterminazione popolare. La cosiddetta libertà di stampa in Italia invece deliberatamente e per scientifica scelta non concede diritto di parola né a Cuba né al mondo dell'associazionismo e delle organizzazioni politico-culturali che sostengono, in maniera sempre documentata, le ragioni del popolo e del governo di Cuba. Altro che libertà e democrazia in Italia!

Poi assistiamo a un delirio politico quando il Ministro degli Esteri italiano Frattini dice che le notizie sul blog che sostengono la verità su Cuba debbano essere paragonate a quelle che, nei blog, non riconoscono l'Olocausto. Di queste affermazioni Frattini, se realmente pronunciate, dovrebbe vergognarsi profondamente. In realtà nelle parole di Frattini si potrebbe leggere quasi un invito alla sovversione e alla violenza contro il governo e il popolo cubano, che se pronunciate da qualsiasi cittadino contro lo Stato italiano sarebbero, come già più volte realmente avvenuto, pagato con dure condanne penali e lunghe pene detentive.

Noi respingiamo sdegnati le parole di Frattini che esprimono con determinazione e ostinazione la politica del suo governo contro la sovranità di Cuba e contro i processi di autodeterminazione dei popoli; un governo che continuamente si è segnalato per provvedimenti e linee di indirizzo contro gli immigrati, i disoccupati, i precari. Chiediamo al governo italiano di pensare e trovare soluzioni concrete ai drammi umani provocati dalla profonda crisi economica e sociale che sta devastando il paese e che, invece, vede il governo pensare solo agli affari delle banche e dei potentati economici e agli interessi del presidente Berlusconi.

Frattini lasci stare il governo di Cuba e il suo popolo e pensi ai problemi di una Italia e un' Europa serva sciocca degli Stati Uniti e realizzi azioni di governo che sappiano rendere l'Italia realmente indipendente e non più servile agli interessi delle multinazionali e dei poteri politici ed economici forti.

Ma la verità, alla fine, è che a Cuba non si perdona di aver detto NO agli Stati Uniti e dal 1959 il popolo cubano ha voluto prendere nelle sue mani il proprio destino. Cuba non ha nulla da imparare da altri governi, tanto meno dal governo Berlusconi, né in tema di diritti umani, né di diritti civili e di diritti sociali. Cuba in America Latina, e non solo, è un esempio di solidarietà, di indipendenza, di sviluppo autodeterminato per i popoli, e proprio questo non si perdona a Cuba, perché il suo esempio è pericoloso per i gendarmi del mondo.

Vorremmo che tutti gli italiani venissero informati con correttezza e in maniera veritiera sulla realtà politica Cuba e sulle sue grandi e indiscutibili conquiste sociali, e vorremmo anche che gli italiani fossero onestamente informati su tutte le vicende politico-economiche interne del nostro paese, un paese che invece continua a essere conosciuto nel mondo come quello dei mille e mille misteri e segreti di Stato.

Noi nella verità dei fatti difendiamo Cuba e tutti i popoli che lottano per la propria sopravvivenza, per la propria indipendenza e per la propria emancipazione e invitiamo ad una partecipazione attiva alla CAMPAGNA DI MOBILITAZIONE A SOSTEGNO DI CUBA promossa dall' Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, da Nuestra América (membro della Rete delle Reti in Difesa dell'Umanità) e dall'Associazione La Villetta per Cuba, già a partire dal 28 APRILE 2010, con un SIT IN DI FRONTE AL PARLAMENTO EUROPEO A BRUXELLES, DALLE ORE 13,30 ALLE 16,30 AL FIANCO DI CUBA E CONTRO LA RISOLUZIONE DELL'11 MARZO, e a maggio con manifestazioni in molte città italiane.

    Luciano Vasapollo — Nuestra América
    Andrea Genovali — Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba









Pagina inviata da Luciano Vasapollo
(6 aprile 2010)


Cuba. Una identità in movimento

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