La Corte Suprema degli Stati Uniti ha annunciato, senza spiegazioni, la sua decisione di non rivedere il caso dei nostri Cinque compagni ingiustamente reclusi in quel paese per aver combattuto il terrorismo anticubano auspicato dai governanti nordamericani.
I giudici hanno fatto quello che ha chiesto loro l'amministrazione di Obama.
Nonostante i solidi argomenti presentati dagli avvocati della difesa, di fronte alle evidenti e molteplici violazioni legali commesse durante il processo, ignorando l'appoggio mondiale a questa petizione espresso con un numero senza precedenti di documenti di Amici della Corte tra i quali 10 Premi Nobel, centinaia di parlamentari e numerose organizzazioni di giuristi nordamericani e internazionali, famose personalità politiche ed accademiche, la Corte Suprema ha respinto il caso, ignorando il reclamo dell'Umanità ed il suo obbligo di fare giustizia.
Ancora una volta si manifesta l'arbitrarietà di un sistema corrotto ed ipocrita, e il suo crudele risentimento contro i nostri Cinque fratelli.
La nostra lotta sino ad ottenere la loro liberazione non diminuirà nemmeno un istante.
Ora è il momento di rafforzare le nostre azioni, senza lasciare nemmeno uno spazio da coprire o una porta dove bussare.
Siamo sicuri che Gerardo, Antonio, Fernando, Ramón e René continueranno come hanno fatto per tutti questi quasi 11 anni, guidando la battaglia.
Di fronte all'infame decisione, Gerardo Hernández Nordelo ha dichiarato: