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Cuba |
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Una identità in movimento | ||
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"La Patria non si vende, non si affitta e neanche si da in prestito".
Chi mi sta facendo questa terribile denuncia è Berta Caceres, dirigente del Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell'Honduras (COPINH) e integrante del gruppo di lavoro della candidatura indipendente alle presidenziali, diretta da Carlos H.Reyes. Berta, come tutto il gruppo della candidatura indipendente, si è ritirata dalle elezioni "per difendere la democrazia in Honduras" e non essere complice di questa farsa elettorale architettata dal governo de facto del gorilletti.
Sono gli stessi che organizzano l'arrivo di osservatori internazionali un tantino imparziali, come il gruppo dei senatori repubblicani degli USA, diretti dalla "lupa feroce", la famosa Ileana Ross-Lehtinen, super conosciuta dal popolo cubano per essere parte integrante di quella mafia retrograda di Miami che non ha ancora perdonato il Caimano Verde dal 1959, per aver deciso di scrivere in modo sovrano la sua storia.
È, per intenderci, quella cara signora che si è battuta ferocemente (da qui il gentilizio di lupa feroce) affinché il povero bambino Elian Gonzalez non ritornasse a Cuba, la sua patria, per vivere un futuro tranquillo e protetto dalla Rivoluzione.
È sempre quella persona così educata ed illuminata, che quando è arrivata in Honduras nel mese di ottobre, per applaudire il suo amico tiranno gorilletti, ha affermato senza battere ciglio che
Come possiamo notare questa osservatrice internazionale non solo non sarà imparziale ma le sue dichiarazioni sono chiaramente un apologia di reato contro la vita del presidente legittimo dell'Honduras, Manuel Zelaya e sfiorano la pazzia quando affermano che il gorilletti è stato messo al potere da Dio... non si sarà confusa e pensava al Diavolo? Con tutto il terrorismo e la repressione del gorilletti e del suo esercito, Honduras, in questo momento, mi ricorda di più l'inferno dantesco!!!!
Berta è un'importante e coraggiosa attivista dei diritti degli indigeni, delle donne e di tutti quelle persone povere e anonime che non hanno mai avuto una voce che li rappresentava, appartiene all'etnia Lenca e dei popoli originari rispecchia la loro nobiltà, la loro perseveranza nella lotta, senza paura e con molta decisione.
Mi racconta che purtroppo in Honduras non si celebra dal punto di vista istituzionale il 12 ottobre, Giorno della Resistenza Indigena, come invece accade in Venezuela dal 2002.
Il riconoscimento dei popoli indigeni dell'America colloca al suo posto la verità storica della conquista, una verità che certamente non dicono i detrattori di sempre, che non dormono nel loro affanno falsificatore dei fatti e perfino della storia, che utilizzano solo a beneficio dei loro interessi politici, che coincidono quasi sempre con quelli del vecchio conquistatore coloniale o la moderna multinazionale il cui obiettivo è sempre divisionista, destabilizzatore e golpista.
È per ciò che non si può parlare di una "scoperta", ironicamente Colombo l'unica scoperta che ha fatto è che i chiamati "saggi" europei si sbagliavano nella loro concezione di una terra piatta.
Come si può parlare di una "scoperta"?, quando si stima che prima del 12 ottobre 1492, il continente "Pusi Inti Suyu" era abitato da più di 90 milioni di persone?
Le terre, dell'oggi chiamata America, sono abitate da 30.000 o 40.000 anni. C'erano varie civiltà o imperi: Inca, Azteca, Maya, oltre a molte altre culture.
Per i promotori del Giorno della Resistenza Indigena, l'idea eurocentrica di scoperta
Berta oltre ad essere molto orgogliosa di essere lenca, lo è anche di appartenere a quel sesso tutt'altro che debole, attore principale della Resistenza: quello femminile.
E Berta conosce da vicino la violenza sulla donna dell'esercito del tiranno, dal momento che mi narra che sua sorella, Agustina Flores Lopez, è stata messa in prigione per quasi un mese, con la grave colpa di transitare nelle vicinanze dell'ambasciata del Brasile, un giorno dopo che il presidente Zelaya era ritornato in Honduras.
Agustina ha subito un processo totalmente illegale, è stata accusata di sedizione e di appartenere ad un'organizzazione delittuosa (!!!!!) che si chiama Resistenza, è stata rinchiusa in un struttura illegale, in una cella di massima sicurezza, grazie alla testimonianza degli stessi poliziotti che l'avevano prima arrestata, poi torturata e oltraggiata.
Agustina ha fortunatamente riacquistato la sua libertà grazie al Fronte degli Avvocati in Resistenza, un gruppo di circa 500 avvocati in tutto il paese (120 sono solo nella capitale) che dal 25 luglio stanno difendendo gratuitamente tutti i membri della Resistenza, che sempre vengono arrestati ingiustamente, con accuse assurde di sedizione. Gli avvocati del Fronte sono dei veri professionisti coraggiosi, non curanti delle minacce di morte del tiranno, rivolte a loro ed alle loro famiglie: continuano senza fermarsi, sanno che stanno difendendo la causa legittima dell'Honduras, sono convinti di percorrere il cammino dei giusti e della dignità, lavorando per smascherare le violazioni dei diritti umani.
Una parte molto interessante della chiacchierata con Berta è quando mi mette al corrente che a parte della base nordamericana di Palmarola, gli yankee sarebbero interessati a costruire una nuova base militare nella zona indigena di Mosquitia ed utilizzare quella a 25 km dalla pianura di San Antonio, e che al contrario, già dall'anno scorso il presidente democraticamente eletto dal popolo Manuel Zelaya, aveva ascoltato e stava appoggiando una richiesta dei popoli originari di Comayagua, per cercare di riscattare parte del territorio della base nordamericana di Soto Cano e trasformarlo in territorio agricolo.
Dunque è un fattore in più per gli yankee per decidere di appoggiare il golpe di stato del goriletti e finalmente liberarsi di un borghese scomodo, traditore della sua classe sociale e dei padroni stranieri del suo partito, Mel Zelaya, un uomo di onore senza prezzo, con una coscienza pulita e dedicata alla non violenza.
Io credo che l'unica alternativa possibile che ci resti sia denunciare la tremenda violenza che si abbatterà sulla Resistenza honduregna prima e durante la farsa elettorale e gridare, con Berta, con tutta la nostra forza e rabbia
"La Patria no se vende, no se alquila, ni se presta"
Quién me está haciendo esta terrible denuncia es Berta Cáceres, dirigente del Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras (COPINH), integrante del grupo de trabajo de la candidatura independiente a la Presidencia, dirigida por Carlos H. Reyes. Berta, como integrante del grupo del candidato independiente, se retiró de las elecciones
"... para defender la democracia en Honduras" y no ser cómplices de esta farsa electoral, urdida por el gobierno de facto del gorilletti.
Los magistrados del Tribunal Electoral son los mismos que organizan la llegada de los observadores internacionales un poco imparcial, como el grupo de senadores republicanos de EE.UU., encabezado por la "loba feroz", la famosa Ileana Ross-Lehtinen, super conocida por el pueblo cubano por ser parte de la mafia retrógrada de Miami, que aún no perdonó al Verde Caimán desde el 1959, por haber decidido escribir para sí mismo su historia.
Es, por decirlo así, la señora que luchó de modo feroz (de ahí el apodo "gentil" de loba feroz) para que el pobre niño Elián González no fuera devuelto a Cuba, su tierra natal, para vivir, junto a su padre, un futuro pacífico y seguro, protegido de la Revolución.
Ella es alguien tan educada e iluminada, que cuando llegó a Honduras en octubre, para animar a su amigo el tirano gorilletti, dijo sin pestañear que
Como podemos ver los observadores internacionales, no serán imparciales, efectivamente sus declaraciones son claramente una apología de un delito contra la vida del Presidente legítimo de Honduras, Manuel Zelaya, y "acarician" la locura cuando declara que Dios puso el gorilletti en el poder... para mi se confundió y pensaba no en Dios, sino en el diablo… con todo el terrorismo y la represión del gorilletti y de su ejército, Honduras, en este momento, me recuerda más el infierno de Dante!!
Berta es un activista importante y valiente de los derechos indígenas, de las mujeres y de todos los que son pobres y anónimos, que nunca han tenido una voz que los representa a ellos, que pertenecen a minorías étnicas; la origen Lenca de la activista refleja la nobleza, la perseverancia en la lucha, sin miedo y con gran decisión, tipica de los pueblos originarios.
Berta me dice que, lamentablemente, no se celebra en Honduras, desde la perspectiva institucional, el 12 de octubre, el Día de la Resistencia Indígena, como está ocurriendo en Venezuela desde 2002.
El reconocimiento de los pueblos indígenas de América coloca en su lugar la verdad histórica de la conquista, una verdad que por cierto no dicen los detractores de siempre, que no duermen en su afán falsificador de los hechos e incluso de la historia, la cual sólo utilizan a favor de sus intereses politiqueros, los que casi siempre coinciden con los del viejo conquistador colonial o el moderno transnacional, cuyo objetivo es siempre divisionista, desestabilizador y golpista.
Es por ello que no se puede hablar de un "descubrimiento", Colón lo que descubrió irónicamente es que los llamados "sabios" europeos estaban totalmente equivocados en su concepción de una tierra plana.
¿Cómo se puede hablar de un "descubrimiento"?, cuando se estima que antes del 12 de octubre de 1492, el continente Pusi Inti Suyu estaba habitado por más de 90 millones de personas.
Las tierras, de la hoy llamada América, están habitadas desde hace 30.000 o 40.000 años. Habían varias civilizaciones o imperios: Inca, Azteca, Maya, además de muchas otras culturas.
Para los promotores del Día de la Resistencia Indígena, la idea eurocéntrica de descubrimiento
Además, Berta es muy orgullosa de pertenecer al sexo que en realidad no tiene nada de débil, el actor principal de la resistencia: las mujeres.
Y Berta conoce de cerca la violencia contra las mujeres del ejército del tirano, ya que me dice que su hermana, Agustina Flores López, fue encarcelada durante casi un mes, mientras tránsitaba cerca de la embajada Brasil, un día después que el presidente legitimo Zelaya había regresado a Honduras.
Agustina pasó por un proceso totalmente ilegal, fue acusada de sedición y de pertenecer a una organización criminal (!!!!!) llamada Resistencia, fue encarcelada en un centro ilegal, en una celda de máxima seguridad, gracias a testimonios de los policías que la habían detenido, y luego torturada y ultrajada.
Agustina afortunadamente recuperó su libertad gracias al Frente de los Abogados en Resistencia, un grupo de 500 abogados de todo el país (120 sólo en la capital) que están defendiendo en forma gratuita a todos los miembros de la Resistencia, que siempre vienen arrestados injustamente, con absurdas acusaciones de sedición. Los abogados del Frente son valientes, verdaderos profesionales, no consideran las amenazas de muerte del tirano, que dirigió a ellos y a sus familias, ellos siguen sin parar, saben que están defendiendo la causa legítima de Honduras, están convencidos de que caminan por la senda de los justos y de la dignidad del trabajo para exponer violaciones de los derechos humanos.
La conversación con Berta se vuelve muy interesante cuando me hace tomar conciencia de que además de la base de EE.UU. en Palmerola, los yankee estarían interesados en la construcción de una nueva base militar en la zona indígena de la Mosquitia y el uso de la base a 25 kilómetros de las llanuras de San Antonio, y que por el contrario, desde el año pasado, el Presidente Manuel Zelaya, elegido democráticamente por el pueblo, escuchó y apoyó una petición de los pueblos originarios de Comayagua, para tratar de rescatar parte del territorio de la base de EE.UU. en Soto Cano y convertirlo en tierras agrícolas.
Así que es un factor más para que los yankee estuvieran de acuerdo en apoyar el golpe de Estado del goriletti y, finalmente, deshacerse de un incómodo burgués, traidor de su clase y de los dueños extranjeros de su Patria: Mel Zelaya, un hombre de honor que no tiene precio, con la conciencia limpia y dedicada a la no violencia.
Creo que la única opción que nos queda es denunciar la terrible violencia que se abatirá sobre la Resistencia de Honduras antes y durante la farsa electoral y gritar con Berta, con toda la nuestra fuerza y nuestra ira
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Pagina inviata da Ida Garberi
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Página enviada por Ida Garberi
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Cuba. Una identità in movimento
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