Cuba

Una identità in movimento


Gli spropositi su José Martí

Luis Hernández Serrano


    L'amore che sento per la nostra storia e per l'Apostolo, mi spingono a lottare per chiarire gli errori che appaiono su di lui, sui suoi familiari e su persone delle quali fu amico.

Così dice lo studioso martiano Luis García Pascual, autore di diverse importanti opere sulla vita del Maestro.

Egli chiama questi errori "spropositi nelle opere di argomento martiano" e ci mostra un documento dove li elenca con abbondanza di dettagli.

Quest'uomo può parlare di questi "spropositi" con padronanza dell'argomento e, in quanto martiano "nella pelle" (come lui stesso confessa), vuole che

    ... l'esatta e completa verità venga alla luce.

García Pascual non è l'ultimo arrivato in materia. Nato a Marianao il 17 febbraio 1922, sta per compiere 83 anni, che ha

    ... dedicato in buona parte all'approfondimento dell'opera martiana, facendolo con amore, considerazione e rispetto.

Dichiara che gli dolgono le imprecisioni storiche in generale, per la conoscenza del tema che deve avere il popolo e particolarmente la gioventù, ma soprattutto se questi errori hanno a che vedere con Martí o con le persone a lui vicine.


    Ci parli degli "spropositi"...

      Si possono trovare in luoghi pubblici, in esterni. In uno dei bassorilievi del monumento al generale Calixto García, in Malecón y Avenida de los Presidentes, nel Vedado, si può vedere Martí, attorniato da vari cubani ed un testo che dice: "1879. Calixto García a New York durante una conferenza con José Martí ed il venerabile patriota don Francisco Lamadrid, presidente del Club Rivoluzionario".

      Il fatto è che l'Apostolo arrivò in questa città con la nave a vapore "Le France", proveniente dal porto francese di Le Havre, il 3 gennaio 1880.

      Su una targa situata sulla facciata del Liceo di Guanabacoa, a Città de L'Avana, è scritto: "José Martí. In qualità di segretario della Sezione di Letteratura di questo Liceo, pronuncia il suo primo discorso, in data 21 gennaio 1879, davanti al feretro del poeta e drammaturgo Alfredo Torroella. Omaggio del popolo di Guanabacoa nel centenario. 21 gennaio 1979". Sappiamo dal giornale 'La Patria' de L'Avana, datato 24 gennaio, che il giorno esatto fu il 22. Inoltre, nell'archivio della Parrocchia di Nostra Signora dell'Assunzione di Guanabacoa, secondo quanto registrato nel Libro dei Decessi, l'inumazione fu effettuata il 22 gennaio, giorno nel quale Martí pronunciò la sua orazione funebre.

      Ci sono errori anche in due busti di persone vicine all'Apostolo. In quello del generale Enrique Collazo y Tejada, situato in calle Linea y N, nel Vedado, il generale viene chiamato Tejeda e la sua data di nascita è il giorno 28 e non il 20, come lì è scritto. Questo è quanto registrato sul suo certificato di battesimo, conservato nell'archivio della Cattedrale di Santiago di Cuba.

      Sul busto del patriota Manuel de la Cruz, in Paseo del Prado y calle Neptuno, a L'Avana Vecchia, leggiamo che "(...) ebbe un ruolo di primissimo piano nella preparazione della Guerra di Indipendenza; e quando scoccò l'ora del dovere, corse ad occupare il suo posto ed offrì la sua esistenza". Da ciò si desume che sarebbe morto combattendo in guerra. Ma in realtà, quando il 24 febbraio 1895 scoppiò la contesa liberatrice, partì per New York, dove continuò a lavorare per l'emancipazione della sua patria e l'anno seguente, il 19 febbraio 1896, morì in quella città.

      Sulla targa situata in Avenida Carlos III y calle Oquendo, a Città de L'Avana, in omaggio al dottor Juan Santos Fernández y Fernández, Padre dell'Oftalmologia Cubana, grande amico di Martí ed uno dei pochi ai quali dette del tu, appare il 1847 come data di nascita, ma il suo certificato di battesimo, conservato nella Parrocchia di San Francisco de Paula, attesta che nacque ad Alacranes, Matanzas, il 22 luglio 1848.

    E gli errori nelle pubblicazioni?

      Blanche Zacharie ha pubblicato qualche volta che don Mariano, il padre di Martí, gli avrebbe detto che suo figlio Pepe nacque ne La Cabaña, ma lì vide la luce sua figlia Leonor, giacché il suo certificato di battesimo non appare in nessuna delle parrocchie de L'Avana.

      Io ho rinvenuto una copia spedita dal presbitero Tomás Sala Figuerola, tenente cappellano del Reggimento al quale apparteneva don Mariano, conservata nella pratica matrimoniale di Leonor Martí. Il suddetto sacerdote, in quanto militare, possedeva l'autorità sufficiente per battezzare in qualsiasi parrocchia ed aveva l'abitudine di annotare in un libro che portava con sè i battesimi che effettuava.

      Non è questa la ragione per la quale Martí ha due certificati di battesimo, quello della Parrocchia del Santo Angelo Custode de L'Avana e quello compilato dal presbitero Sala. Fu quest'ultimo certificato ad essere presentato da Martí, come di norma, nell'Istituto di Insegnamento Secondario de L'Avana, quando l'Apostolo vi entrò.

      Quest'atto e quello di sua sorella Leonor furono compilati in data 30 giugno 1856 e ciò ci fa supporre che don Mariano li sollecitò, per precauzione, pochi giorni prima che si imbarcassero con la famiglia per la Spagna. Se fosse nato ne La Cabaña, non avrebbe dovuto nuovamente registrarsi nel Santo Angelo, come nel caso di sua sorella Leonor, il cui battesimo appare soltanto nel citato libro del cappellano.

    Mi stava parlando di un celebre banchetto...

      Si. Abbiamo notato che in varie occasioni si dice che il notevole scrittore e giornalista camagueyano Adolfo Márquez Sterling avrebbe partecipato, invitato da diversi amici, ad un banchetto nei piani superiori de El Louvre, a L'Avana il 21 aprile 1879, ma non fu così. Abbiamo dimostrato il contrario grazie ad una cronaca del giornale 'El Triunfo' del giorno seguente, riferita al fatto, dove si dice che furono "attentamente invitati dal Signor Adolfo Márquez Sterling".

      Nelle parole finali del brindisi, Martí commentò: "Salutiamo con profondo affetto il brillante scrittore che ci ha riuniti (...)", cosa che conferma la nostra propensione a pensare che fu il giornalista ad offrire il banchetto ai suoi amici.

      Ne approfitto anche per dire che ci si riferisce ai rapporti di Martí con il bravissimo pittore di Santiago Guillermo Collazo y Tejada e si scambia il nome di questo artista con quello di suo fratello Tomás.

    Esistono altri errori che vuole chiarire?

      Si. In una biografia su Leonor Pérez y Cabrera ci sono errori rilevanti. Nella pagina 126 appare un presunto ritratto della signora Leonor. Ma non è lei. Per sbaglio lo ha pubblicato Raúl García Martí, suo nipote. Tale errore è stato chiarito più di mezzo secolo fa dallo storiografo martiano Arturo R. De Carricate e da Gonzalo de Quesada y Miranda. Il ritratto è di Manuela Martí y Picazo, figlia di Antonio Martí y Navarro, fratello di Don Mariano.

      Questa cugina, che per Martí fu come una sorella, nacque a Madruga nel 1836 e morì il 22 aprile 1867. Una delle sue figlie, Dolores, è stata la nonna di Lidia Celia Landa, che alcuni anni fa ha è stata vicedirettrice della Fragua Martiana.

      A pagina 147 si dice che Martí portava "permanentemente" nella sua tasca le manette che gli imposero nel carcere. E' difficile immaginarlo, senza una solida costituzione fisica e con i movimenti leggeri del suo passo, percorrendo le vie di New York portando con se in tasca 4 anelli di ferro massiccio di 8 pollici ognuno.

      A pagina 292 si cambia la data di nascita del figlio del Maestro, prendendo come data ufficiale il 27. In realtà è nato il 22 novembre 1878.

      A pagina 152 si situa Martí a New York nel 1877, pronunciando un discorso nel Masonic Temple. Abbiamo già detto che l'Apostolo arrivò in quella città nel 1880. A pagina 197 viene alterato il cognome del buon amico di Martí ed ex compagno di presidio Miguel Hernández y Ledesma, chiamandolo Céspedes. Inoltre parecchie lettere appaiono con la data sbagliata. A pagina 299 si legge che i resti della signora Leonor sono stati spostati al pantheon dell'Esercito Liberatore. Non è così. I resti sono stati trasferiti al pantheon degli Emigrati, dove ancora risposano.

    Qual'è stata la sua prima indagine martiana?

      Raccogliere gli scritti di Martí che non appaiono nelle Opere Complete. Li ho cercati nei giornali e nelle riviste. Ho trovato perfino documenti inediti. Ho riunito 300 pagine che comprendevano 120 lettere sconosciute. Ho consegnato tutto a Gonzalo de Quesada y Miranda. Lo ha pubblicato nel tomo 28 e mi ha menzionato per quel contributo. Poi ho compiuto ricerche sulle lettere senza la data e ho pubblicato i 5 tomi dell'Epistolario: circa 500 lettere, 200 con la data esatta.

      Poi ho fatto una cronologia di più di 600 date legate alla vita del Maestro. Cintio Vitier l'ha pubblicata in un Annuario della Sala Martí della Biblioteca Nazionale quando ancora non era stato creato il Centro di Studi Martiani (CEM). Ho anche ordinato cronologicamente le lettere che ha ricevuto, più di 300: Destinatario José Martí, della Casa Editrice Abril.

      Visto che mi sono familiarizzato con gli amici ed i parenti di Martí, ho elaborato 410 schede biografiche brevi sulla sua famiglia, i suo amici più stretti ed i suoi collaboratori. Così è nato Ambiente martiano. Di quelle schede, più della metà hanno come fonte gli atti di battesimo.

    Ritiene che le sue opere abbiano avuto una buona accoglienza?

      Epistolario e Destinatario sono stati premiati dall'Accademia delle Scienze di Cuba, Ambiente martiano dall'Unione degli Storiografi di Cuba.

    A quali nuovi progetti sta lavorando?

      Sto per finire un altro libro: José Martí, documenti familiari. Raccoglie tutto quanto riguarda la sua famiglia ed i suoi amici stretti.

    Un'altra novità?

      Si. Destinatario... verrà ristampato per la prossima Fiera del Libro dell'Avana. Ma quello principale è eliminare gli errori dei quali ho parlato.






Fonte: Granma Internacional Digital
http://www.granma.cu/italiano/2004/noviembre/mier17/marti-it.html

Granma. Órgano Oficial del Comité Central del Partido Comunista de Cuba

L'Avana. 17 Novembre 2004


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