Cuba

Una identità in movimento


Messaggio agli intellettuali e agli artisti statunitensi, letto dal cantautore Silvio Rodríguez

Silvio Rodríguez


Negli ultimi giorni abbiamo denunciato un fatto molto grave e oltraggioso, sino ad ora coperto dal silenzio dei grandi mezzi di diffusione, un fatto che se lo si conoscesse negli Stati Uniti offenderebbe la coscienza di tutti gli uomini e le donne onesti della patria di Lincoln.

Il governo di questo paese auto proclamatosi leader mondiale della detta guerra contro il terrorismo sta nascondendo nel suo territorio uno dei più noti terroristi della storia contemporanea.

Esistono prove indiscutibili che Luis Posada Carriles a altri terroristi di origine cubana, tutti con lunghi precedenti criminali, sono protetti da alti funzionari del governo degli Stati Uniti e dal nucleo fascista di Miami.

Cuba è stata uno dei primi paesi a denunciare i mostruosi fatti dell'11 settembre del 2001 ed ad offrire proposte concrete di solidarietà al popolo nordamericano.

Convinti che nessuna causa può giustificare la morte di persone innocenti, noi rivoluzionari cubani ci siamo commossi fortemente di fronte alle terribili immagini indimenticabili dell'attacco alle Torri Gemelle.

Nello stesso tempo con l'amara autorità morale che deriva dall'essere stati vittime di atti simili per più di quarant'anni esigiamo che si castighino i responsabili di crimini atroci come il sabotaggio di un aereo cubano che provocò la morte di 73 civili, tra i quali la squadra giovanile di scherma di Cuba.

Il dolore che ha lacerato e lacera da tanti anni le famiglie cubane non merita forse la stessa attenzione delle famiglie che hanno perduto persone amate in quel nefasto 11 settembre? Il terrorismo esercitato contro Cuba è forse legittimo? In questo caso si giustificano i crimini contro la popolazione civile?

Si pretende che la coscienza del popolo nordamericano conviva con questa concezione, carente del minimo senso dell'etica, tacendo questi fatti indefinitamente?

Oggi chiediamo agli intellettuali e agli artisti degli Stati Uniti, uomini e donne amanti della verità, la pace e la verità che non permettano che le prove presentate da Cuba siano ignorate e che si denunci con tutti mezzi di comunicazione possibili l'esistenza nel seno della società nordamericana di questa pericolosa coalizione terrorista.

Il popolo cubano non vuole vendetta: aspetta che si faccia giustizia!

    Casa de las Americas
    UNEAC — Unione degli scrittori e artisti di Cuba
    UPEC — Unione dei giornalisti di Cuba
    Associazione Hermanos Saíz
    Accademia delle scienze di Cuba



Fonte: http://www.granma.cu/italiano/2005/mayo/vier6/mensaje-it.html



L'Avana. 6 Maggio 2005


Cuba. Una identità in movimento

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