Cuba

Una identità in movimento


La Timba

Stefano Santini


"Creemos que la timba es heredera
de una larga tradición de música popular bailable
y desde esa perspectiva debemos tratarla"
(Leonardo Acosta, musicologo, 2003).


Gli antecedenti

Negli anni '90, mentre Cuba stava vivendo il difficile e travagliato "periodo especial", prendeva forma e si evolveva uno dei fenomeni più importanti della musica ballabile cubana: la "timba". Come tutte le espressioni o generi musicali, la timba non nasce improvvisamente, le sue radici affondano in una lunga tradizione musicale. Importanti anticipazioni di questo fenomeno musicale cominciano a delinearsi addirittura sul finire degli anni '60 e durante gli anni '70, nel momento di massimo fulgore della salsa newyorkese. In quegli anni, la politica sociale del governo cubano, ispiratasi al modello sovietico, era improntata a favorire gli studi dei giovani dotati artisticamente. Emergevano così giovani musicisti capaci di introdurre nella musica ballabile importanti elementi innovativi e audaci sperimentazioni che rivitalizzarono la musica cubana dopo un periodo di relativa staticità. Tra questi artisti impegnati ad "aprire il cammino" alla timba spiccano i giovani Juan Formell, José Luís Cortés e Chucho Valdés.

Formell, aggregatosi alla Orquesta Revé nel 1966, comincia a cimentarsi in coraggiosi arrangiamenti dal sapore rock e jazz, proponendo una sorta di "Changüí elettrificato" e iniziando un percorso che lo porterà a formare Los Van Van, nel 1969. Con i Van Van, Juan Formell impone uno sconvolgimento del formato "charanga", grazie all'introduzione della chitarra elettrica, del sintetizzatore e alla aggregazione di un duo di flauti con i tromboni. Insieme a Cesar Pedroso, concepisce un nuovo tumbao di basso e di piano chiamato "amarre".

Poco più tardi (1973), Valdés fonda il gruppo "Irakere" (che significa "foresta" in linguaggio yoruba), orientando il jazz cubano verso nuovi orizzonti, mescolando strumenti elettronici con i tamburi batá e i chekeré. Passando abilmente attraverso la musica rituale, il jazz, il rock e la musica ballabile. Chucho Valdés introduce una sezione fiati formata da due trombe e due sax che servirà come "modello" per moltissimi gruppi formatisi negli anni ‘80 e ‘90.

Transitato attraverso i Van Van e poi Irakere, il flautista José Luis Cortés "El Tosco", inizia il cammino della timba formando il gruppo "N.G. (Nueva Generación) la Banda", con lui si uniscono alcuni componenti di Irakere: l'imponente e aggressiva sezione fiati conosciuta poi come "los metales del terror. Gli arrangiamenti elaborati di Cortés, i caratteristici passaggi dei "metales", i "patrones ritmicos" derivati da rumba e santeria yoruba, il rapeo (rapping) ispireranno e caratterizzeranno buona parte della generazione timbera, prossima a comparire sulla scena musica cubana. Abbiamo velocemente e sinteticamente passato in rassegna gli antecedenti musicali rilevanti della timba: i germi di una rivoluzione musicale seminati nel fertile terreno della musica cubana.


Cos'è la Timba?

Parlare dell' etimologia del termine "timba" ci porterebbe lontano, Timba, al pari del termine Salsa, non possiede particolari significati è una semplice etichetta. "Timba" identifica semplicemente la musica ballabile che si suona oggi a Cuba, uno stile, la libertà interpretativa, la nuova tendenza musicale cubana a fondere i ritmi tradizionali afrocubani: musica Yoruba, rumba, "toques" liturgici e son, con sonorità come l'Hip Hop, il Rap, il R&B, Reggae ed il Funky. In un'intervista rilasciata a Granma nel 1998, J. Formell afferma con forza che il termine timba si riferisce semplicemente alla musica ballabile cubana attuale.

Nella stessa intervista, il direttore dei Van Van sottolinea come, per molti anni, i cubani abbiano dovuto accettare passivamente che la propria musica fosse etichettata come salsa, sottolineando come i musicisti cubani possano finalmente abbandonare gli atteggiamenti del passato per tentare di imporre un proprio prodotto ed un proprio "marchio" al mercato musicale, facendosi egli stesso promotore dell'uso del termine Timba invece di Salsa. Tuttavia, in quel periodo, J. Formell non ha mai definito la sua formazione come un gruppo di timba, nonostante il brano Esto te pone la cabeza mala sia considerato uno dei brani prototipici del nuovo movimento musicale. Secondo il parere di musicisti come Giraldo Piloto (ex NG La Banda ora leader dei Klimax), Juan Louis Cortés, e di Formell stesso: la Timba è anche il prodotto dei cambiamenti che la musica cubana ha percorso per adattarsi alla graduale evoluzione del modo di ballare dei giovani cubani. Va comunque precisato che il fenomeno "timba" si sviluppa soprattutto grazie alla contaminazione della musica cubana con altri generi musicali, caraibici e non. Dal punto di vista musicale, la timba non è certamente un nuovo "ritmo", rappresenta piuttosto una maniera di arrangiare, uno stile interpretativo fatto di una tensione continua e accentuata, una sonorità aggressiva e una maniera nuova di trattare i piani e i contrasti ritmici, i piani ritmici si sovrappongono in una poliritmia addirittura esasperata.

Il musicologo Danilo Orozco definisce la timba come un "intergenere", un vero "ibrido" che si nutre di elementi appartenenti a generi diversi, li miscela giustapponendoli in modo dinamico, in un "lotta intestina" che non permette di distinguerli in maniera precisa. Un concetto che appare ben differente e distinto dalla comune "mezcla" stilistica e di generi, che ha dato origine alle frequenti e tradizionali combinazioni presenti nella musica cubana, ad esempio: Bolero-son, Guajira-son, Danzón-Chá, o Rumba-Songo.


La struttura musicale della timba

La struttura musicale della Timba è spesso caratterizzata da sconcertanti cambi di tempo e di ritmo che si susseguono nell'ambito dello stesso brano. Inoltre, la timba è indubbiamente molto più "rumbizzata" rispetto ai suoi antecedenti musicali. Nonostante alcuni non se ne rendano conto ed i suoi detrattori affermino il contrario, la timba è "costruita" sulla clave, soprattutto sulla quella 2/3, tipica della Rumba. Tuttavia in alcuni brani la clave è difficilmente distinguibile. Il musicologo Danilo Orozco scrive: […] el bailable cubano se hace cada vez mas ibrido, a veces con predominio de la clave de rumba-guaguancó, y otras alternas o mezclada con la clave mas usual […].

Con l'affermazione della "nuova onda" della musica cubana, cambia anche il modo di suonare, lo stile interpretativo. Il piano e le tastiere perdono la ripetitività soprattutto del "classico" montuno. I pianisti cominciano a sperimentare nuove combinazioni, una mano esegue la melodia, l'altra la rafforza e, a tratti, riempe gli spazi vuoti di questa. Nel montuno, la complessità aumenta ed il nuovo stile raggiunge la massima espressione, alcuni brillanti musicisti riescono ad eseguire splendidi e complessi tumbaos diversi con le due mani. Le percussioni con i loro "ostinati ritmici" diventano libere di sperimentare nuove combinazioni anche grazie all' introduzione della batteria. Viene talvolta introdotta la chitarra elettrica, tradizionalmente assente nella salsa e nel son.

I fiati sono più aggressivi e prepotenti. Il "basso anticipato" caratteristico del son lascia spazio a slap e glissandi. In altre parole il basso elettrico perde la sua tradizionale ripetitività diventando più funyk, mentre i riff più liberi e improvvisati. Questa evoluzione ha anche ricevuta una "spinta" da motivazioni pratiche, è infatti strettamente legata all'embargo economico imposto a Cuba. Per molti anni "El Bloqueo" ha infatti impedito ai cubani il passaggio dal contrabbasso al suo corrispondente elettrificato "baby bass" (costruito dall'americana Ampeg), imponendo l'adozione del basso elettrico.

Nella sezione vocale i coristi hanno un ruolo quasi pari alla voce solista. Le inspiraciones (i richiami e le risposte tipiche del son e della salsa) sono profondamente influenzate dal Reggae, dall'Hip Hop e dal Rap. Sono articolate in continue botta e risposta tra cantante e coristi giocando spesso su temi estremamente ripetitivi che, dal vivo, permettono una partecipazione più attiva del pubblico.

Il modello strutturale della timba si evolve da una struttura basica bipartita caratteristica del son e della rumba. Questa struttura primigenia, nel son è suddivisa schematicamente in Largo/Montuno. Il "Largo" è la parte iniziale introduttiva "recitata" dove si ascolta una sola voce, nel "Montuno" il ritmo accelera e si alterna il solista con il coro in una maniera "responsoriale".

Nella timba la struttura assume una complessità notevole e non è fissa: introduzione (strumentale) / tema / ponte / coro 1 / mambo 1 / coro 2 / mambo 2 / coro 3 / mambo 3 / coro 4 e così via. La coppia "coro / mambo" costituisce il"montuno" del brano; le coppie "coro/mambo" si succedono come elementi modulari attraverso il brano stesso, in numero molto variabile. Nell' esibizione dal vivo possono moltiplicarsi e proseguire in una sequenza quasi infinita, inframezzati da "rapeo" e partecipazione attiva del pubblico. I cori, sono fondamentali nell'interattività tra musicisti e con l'ascoltatore e sono molto spesso unalternarsi di interventi solisti alternati ai veri e propri cori di risposta che eseguono un inciso sul tema narrativo del brano. Il mambo consiste in una sezione strumentale, i cui protagonisti sono i "metales" (la sezione fiati). Ad ogni modo, la strutturale musicale della timba non deve essere considerata uno schema rigido. Non di rado le canzoni iniziano con un coro, piuttosto che con un'introduzione; ricordiamo che la timba è essenzialmente libertà creativa ed espressiva.


I testi e l'influenza del rap

L'introduzione del rapeo (rapping) è un elemento fortemente caratterizzante la Timba. Manolin El Medico de la Salsa è tra i primi musicisti ad introdurre tale elemento nella musica cubana, secondo il parere dei suoi detrattori: per ovviare alle sue scarse qualità canore. Eppure, uno dei primi esempi di fusione tra "Rap" e musica popolare ballabile cubana deve attribuirsi al "Caballero del son" Adalberto Álvarez. Non mi è possibile non ricordare la canzone "Y que tu quieres que te den" nel lontano 1993.

Indubbiamente il rapping esercita una facile presa sul pubblico, tanto che in breve viene adottato e ulteriormente sviluppato da molte bands cubane. A Cuba il Rapping assume una connotazione e un significato diverso da quello di protesta e attivismo sociale dei "rappers" neri degli States, non mancano però possibili parallelismi tra timba e "gansta rap" dei neri nordamericani.

I testi della nuova musica cubana degli anni '90 sono stati spesso tacciati di contenuti gratuitamente violenti, volgari e machisti, guadagnandosi a volte l'avversione dello stesso governo. In realtà, i testi si ispirano al barrio, alla realtà quotidiana e vengono cantati o rapeati con il linguaggio della "calle". La musica diventa la colonna sonora della vita del cubano, una "cronaca sociale" e spesso una critica al sistema.


L'evoluzione

Grazie alla naturale attitudine di Cuba a fungere da incredibile spugna ed assorbire i ritmi con cui viene a contatto, la Timba cubana si presenta a a noi come una straordinaria miscela di influenze africane, europee e nord americane. Forse, questo motivo, questa sonorità ha conquistato rapidamente il Nord America, l'Europa e la stessa America Latina, gli stessi continenti dai quali la musica cubana è stata contaminata e influenzata. Non è un caso che alcuni gruppi Timba non cubani stanno timidamente nascendo negli altri paesi del centro e sud America, è il caso di "Timba Loca" (Venezuela) e "P.V.C " (Puertorico).


Il mercato

Le società discografiche europee si sono dimostrate molto attente al fenomeno, sottoscrivendo accordi di produzione e distribuzione, e non solo per l'Europa. Le società statunitensi infatti, per colpa dell'embargo cui è sottoposta Cuba, hanno dovuto sottoscrivere accordi con quelle case europee che avessero uffici nell'Isola. Così anche negli Stati Uniti la Timba ha trovato il suo vitale mercato.

    Se la timba costituisca un genere proprio o se si tratti di un intergenere, uno spirito, una sensibilità, una attitudine etc. è un argomento di discussione. Diciamo allora che la timba è un "modo di essere" della musica popolare afrocubana con musica pop, specialmente quella di origine afronordamericana. La timba è una esercizio di esplorazione, appropriazione e fusione di elementi tradizionali provenienti dal son classico, da generi derivati dalla rumba così come dalla musica afro-religiosa come canti yoruba, etc. con elementi del funk, soul, rhytm and Blues, Hip Hop, jazz, Rock Reggae, Reaggaeton. Non tralascia nemmeno altri generi musicali latini come la balada romantica... (Rubén López Cano, professore presso la Escola Superior de Música de Catalunya)




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Webmaster: Carlo NobiliAntropologo americanista, Roma, Italia

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