Le ceneri di Roberto Foresti, presidente sino a poco tempo fa della Associazione Italia-Cuba e di Enrico Batà, uno dei fondatori della stessa Associazione di amicizia e di solidarietà con l'Isola, sono state sparse nel laghetto del giardino giapponese, compreso nell'area del grande Giardino Botanico di Cuba.
Roberto Foresti è morto mentre guidava l'Associazione; Enrico Batà viveva da anni a Cuba. Tutti e due avevano dedicato molti anni della loro vita alla solidarietà e all'amicizia con l'Isola, difendendo la Rivoluzione e il suo Comandante in Capo e facendo proprie tutte le battaglie sferrate dal popolo cubano negli anni per costruire un mondo migliore.
Era loro desiderio stare a Cuba dopo la morte e così è avvenuto in una semplice e toccate cerimonia che si è svolta pochi giorni fa con la presenza di amici e parenti dei due attivisti italiani, di Elio Games e Ricardo Rodríguez, vice presidenti del ICAP (Istituto d'Amicizia tra i Popoli), Roberto Rodríguez, responsabile delle relazioni con l'Italia dell'ICAP, Juan Carlos Marsan e Kenia Serrano del dipartimento delle relazioni internazionali del Comitato Centrale e Nelido González, vice direttore docente dell'Istituto di Oncologia e Radiologia di Cuba e responsabile di Medicuba.
Inoltre ha partecipato alla cerimonia di commiato a Roberto ed Enrico, Juana Maria Duvalgens del Minvec per la parte cubana.
Ercole Catenacci della Segreteria Nazionale di Italia-Cuba ha parlato per la parte italiana. Egli è anche segretario del Circolo di Milano ed era accompagnato da Salvador Liderno, fotografo della rivista "Moncada" di Italia-Cuba, amico fraterno di Foresti — che ha organizzato il trasporto delle ceneri e parte della cerimonia — e da Luisa Davena, che fa parte del Direttivo Nazionale dell'Associazione.
Il giardino giapponese è molto affascinante e raccolto, pieno di atmosfera, e tutti si sono commossi ascoltando le brevi parole pronunciate da Elio Games e da Ercole Catenacci in ricordo dei due cari compagni che se ne sono andati.
Al termine della cerimonia è stato piantato un albero, quale simbolo dell'amicizia tra l'Italia e Cuba: una palma cubana che crescerà, testimone della loro memoria e della loro presenza eterna nell'Isola.
In memoria di Enrico Batà e di Roberto Foresti verranno presto poste due targhe alla memoria in due luoghi da identificare.
Il modo migliore per rendere omaggio a questi compagni è continuare la loro battaglia con lo stesso entusiasmo e la dedizione che loro ponevano nella solidarietà con Fidel e la Rivoluzione cubana.
Fonte: Granma Internacional Digital
http://www.granma.cu/italiano/2006/diciembre/lun18/foresti.html
L'Avana. 18 Dicembre 2006