Una finestra su uno dei ritmi più interessanti ma meno conosciuti di Cuba: il sucu sucu. Questo in estrema sintesi ci offre l'album Cosas de mi Isla del sestetto cubano Cinquillo Pinero, prodotto da Sabino Mogavero per la Idyllium Music Publishing di Milano (www.idyllium.it).
Questa produzione si apre infatti con il significativo titolo Sucu Sucu a Isla del Sur (dedicato a Cayo Largo) sui passi del ritmo genuino dell'Isola della Gioventù (la seconda isola dell'intero arcipelago cubano) che prima del trionfo della Rivoluzione del '59 era chiamata Isola dei Pini (Isla de Pinos), sede tra l'altro del mostruoso Presidio Modelo.
Era stato il dittatore Gerardo Machado a volere lì un carcere, ispirandosi dal punto di vista architettonico ad un modello che si stava affermando negli Stati Uniti. Si tratta di quattro enormi cilindri di cemento dove sono state incarcerate intere generazioni di oppositori ai regimi e spesso i prigionieri erano costretti ai lavori forzati nella cave di marmo dell'Isla. In questo penitenziario ‘soggiornarono' per due anni anche Fidel Castro e i sopravissuti dell'assalto al Cuartel Moncada.
Ma quest'isola è famosa anche per la il patrimonio naturalistico dove è possibile avvicinare grandi specie marine e rappresenta la capitale caraibica dei subacquei. Il suo nome è legato alla letteratura: anticamente questa zona era covo di pirati, e di qui l'ispirazione a Robert Stevenson per il romanzo L'Isola del Tesoro. Dopo questa variazione sul tema rientriamo sul ritmo in questione.
Dal punto di vista vocale-strumentale-melodico-armonico, il sucu sucu assomiglia abbastanza all'antico son montuno e parlare di sucu sucu significherebbe affrontare un insieme più complesso (come succede con rumba, parranda, ecc.), in quanto con tale termine ci si riferisce anche al ballo e all'evento festaiolo che fa da sfondo a questa musica tradizionale con i sapori della cucina e i caratteristici costumi dei guajiros cubani.
La musica del sucu sucu (o sucu suco) viene realizzata con güiro, cucharas (cucchiai), maracas, machete, claves, bongos, cencerro, gli strumenti ritmici che accompagnano e/o dialogano con le corde del tres, della chitarra e del contrabbasso. Troverete similitudini tra questo stile e la musica guajira, o sonorità affini, tanto per fare un esempio pratico che mi viene in mente ora, con quelle della canzone Caimán no come caiman interpretata dal gruppo Moncada.
Mi sono esteso un po' sul tema perché ritengo che è attorno a questo genere che ruota e si dipana quasi tutto il repertorio tradizionale raccolto nel progetto Cosa de mi Isla del gruppo Cinquillo Pinero diretto dal cantante Enrique Gonzalez Rives. Tra le dieci tracce proposte, per un totale di circa 52 minuti di musica allegra e contagiosa, vi invito in particolare all'ascolto di No me aprietes, Sucu Suqueando e Asi Como Tu: improvvisamente spicca il clarinetto (strumento non segnalato nelle note di copertina!) con piacevoli soli che mescolano il ritmo cubano al calyspo, ad accenti delle vicine Isole Cayman, e alla cumbia. Una bella e gradita sorpresa che rende le musiche di questo album ancora più caraibiche.
Applausi.
Pagina inviata da Gian Franco Grilli
Giornalista, responsabile del Caribe (Associazione culturale)
(24 gennaio 2008)