La città di Livorno si trova a migliaia di chilometri da Cuba, ma per le sue strade e soprattutto nel suo stadio si respirano la stessa passione e lo stesso rispetto che si nutrono all'Avana per Ernesto Che Guevara.
La città si trova nella Regione Toscana e la sua squadra di calcio si chiama appunto Livorno ed è ritornata in Serie A, la prima divisione, dopo 55 anni di assenza e con la forza e la convinzione dei suoi sostenitori è divenuta una vera realtà.
Culla del Partito Comunista Italiano, che fu fondato a Livorno da Antonio Gramsci e Alfonso Leonetti, tra gli altri, il 21 gennaio del 1921, la maggioranza dei cittadini fa il tifo per il Livorno Calcio e porta le immagini del Che e le bandiere cubane ad ogni partita in casa.
Tra i giocatori la maggioranza è comunista o progressista. Va segnalato Cristiano Lucarelli, un attaccante di 29 anni alto 1,88 che pesa 85 chili e che ha rinunciato a un contratto di molte decine di milioni per continuare a giocare nella squadra della sua città e i suoi 29 goal hanno aiutato il Livorno a ritornare in Serie A.
Lucarelli porta sempre una maglietta con l'immagine del Che sotto l'uniforme della squadra e la mostra ad ogni goal segnato. Cristiano ha anche rilasciato dichiarazioni molto forti e precise:
"Perché ci vogliono rimandare in seconda divisione per ragioni politiche, perché i nostri sostenitori portano i ritratti del Che e sono di sinistra!", ha dichiarato dopo una discussione con un arbitro.
Lo scontro più forte è avvenuto giocando contro il Milan AC, la squadra di Milano di proprietà di Silvio Berlusconi, il principale leader di destra del Gruppo Forza Italia, attualmente al potere.
La partita di andata si è conclusa con un pareggio e con una polemica perché l'arbitro non ha concesso al Livorno un rigore nettissimo. Erano presenti 10 mila tifosi livornesi.
Il ritorno lo ha vinto il Livorno e va ricordato che in questa città Forza Italia ha appena il 10% dei voti.
La partita non è stata solo un incontro di calcio, ma una manifestazione politica, con tutti i simpatizzanti livornesi che portavano bandiere cubane, foto del Che e che intonavano in continuazione l'inno preferito: "Comunismo e Libertà!"
Fonte: http://www.granma.cu/italiano/2005/febrero/juev24/livorno.html
L'Avana. 24 Febbraio 2005