Quando sorge l'Accademia Internazionale Il Convivio e quali sono i principali obbiettivi a livello culturale?
L'Accademia Internazionale Il Convivio ha una istituzione recente, ma la forza interiore dei suoi fondatori, l'ha fatta subito affermare rendendola una delle più attive tra quelle che oggi operano in Italia. Fondata il 21 dicembre 2000 da me insieme ad altri, tra cui Enza Conti, l'attuale direttrice della rivista Il Convivio, ha la sua sede a Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania, paese la cui storia affonda le proprie radici in tempi antichi e le cui prime testimonianze risalgono alla tarda età del rame (1800-1900 a.C). Nel suo territorio in epoca greca sorse una fiorente città e per secoli è stato il centro più fiorente dell'hinterland etneo-alcantarino. In questo lembo di terra tra il mare Jonio e il maestoso vulcano Etna nasce l'idea di fondare un centro culturale che interagisca non solo con l'Europa, ma anche con gli altri Continenti. Quindi l'internazionalità, fin dalla sua fondazione, diventa il propulsore delle iniziative, caratterizzandosi per il confronto diretto tra vari autori che con il proprio impegno danno voce alle proprie emozioni nelle più diverse lingue: dall'italiano allo spagnolo, dal francese al portoghese, dal rumeno all'inglese, dal tedesco al russo, e così via. Anche molti pittori dalla Repubblica Ceca al Brasile, dalla Sicilia alla Germania si incontrano in questo ideale club che è Il Convivio, e tra le colonne della sua rivista. Tutto ciò è diventato l'obiettivo fondamentale per chi crede nella funzione comunicativa delle arti, attraverso un cammino in continua crescita, che in questi anni ha visto la collaborazione di molti Autori di prestigio sia italiani che di altre nazioni, i quali con la loro presenza hanno contribuito alla crescita qualitativa dell'Accademia. Infatti alla base del successo c'è un gruppo di persone che scommettono giorno dopo giorno sul grande valore del linguaggio culturale, inteso come punto di partenza e di arricchimento nel rapporto umano.
Possono individuarsi diverse tappe nella crescita dell'impegno culturale durante tutti questi anni?
Le tappe principali di questo impegno sono state diverse. Innanzitutto la creazione di una rivista, Il Convivio, attraverso la quale gli autori e pittori si possono confrontare in un panorama culturale internazionale e possono esprimersi artisticamente. Ogni nazione ha le proprie caratteristiche. L'Italia, dove Il Convivio è una delle poche riviste che operano in questa direzione, in effetti ha bisogno di guardare e di confrontarsi maggiormente con le realtà straniere, soprattutto nel campo della poesia. Qui, malgrado la nascita di validissimi autori, sembra che la poesia sia rimasta arroccata ad una tradizione novecentesca, senza riuscire ad andare oltre, come invece avviene in altre nazioni. Proprio per questo motivo abbiamo cercato di contattare e di pubblicare autori di un certo prestigio, insieme ad altri emergenti. La seconda tappa, importante pure quella, è la creazione di alcuni premi letterari e mostre d'arte. La terza è il contatto con il mondo universitario. Infine la quarta la pubblicazione di diverse antologie e diversi volumi di poesia, romanzi e saggi degli associati del Convivio, tanto da creare una vera biblioteca.
Qual è l'importanza che Angelo Manitta dà alle lingue romanze o neolatine per progettare l'azione culturale sistematica, che renda la promozione artistica in spagnolo, francese, portoghese, romeno, italiano? Quali, se esitono, i criteri estetici che sostengono gli obbiettivi di lavoro?
Sin dall'inizio è stata data una grande importanza soprattutto alle lingue romanze (senza però escludere altre realtà culturali, come quella inglese d'Australia, o dell'Est europeo) in quanto siamo pienamente convinti che le lingue romanze, e quindi la loro realtà culturale, hanno un patrimonio comune, quale è appunto la civiltà classica romana, ma anche quella cristiana, diventata con il tempo un tutt'uno con quella classica, anche se a volte in contrasto. Il criterio estetico è quello di un rinnovamento dell'arte, ma nello stesso tempo dare visibilità agli autori che lo desiderano. Infatti si sta tentando di creare anche un manifesto letterario che possa fissare dei criteri artistici comuni, e che possano rispettare le aspettative di molti, anche se non di tutti.
Spieghi ai nostri lettori l'importanza che l'Accademia dà ai concorsi organizzati dalla stessa e verso quali settori sociali, generalmente, sono diretti. Identificare i premi principali assegnati da voi annualmente.
E se la rivista è la voce scritta, sicuramente la manifestazione che nasce dal Concorso internazionale di Poesia, prosa e arti figurative è l'evento che materializza tutto ciò. Infatti molti sono gli Autori che hanno l'occasione di potersi conoscere e confrontarsi di persona in quella che è la "Festa annuale" del Convivio, che si svolge nella suggestiva cornice della baia di Giardini Naxos, una festa ed un momento di incontro che coinvolge tutti i partecipanti e gli organizzatori, rompendo le barriere della lontananza geografica e rendendo il linguaggio plurilinguistico il vero legame di Autori che provengono non solo dalle varie regioni d'Italia, ma anche dal resto d'Europa, dalle Americhe, dall'Africa e dall'Europa, da nazioni come Francia, Spagna, Marocco, Brasile, Romania, Camerun, Uruguay, Messico, ecc. tutti insieme per condividere l'amore verso l'arte. Il Premio Internazionale di Giardini Naxos diventa così un vero e proprio confronto tra poeti ed artisti di ogni parte del mondo. Se questa è la manifestazione più importante, non mancano però altre occasioni, con i premi che si realizzano in paesi come Motta Camastra (Messina), Francavilla di Sicilia (Messina), Mattinata (Foggia), Roma, Messina, Castiglione di Sicilia (Catania), insieme ad altre manifestazioni culturali, come convegni, conferenze e presentazione di libri.
Nella promozione culturale e letteraria dell'Accademia, che importanza date alla rivista Il Convivio, alla casa editrice che pubblica opere di autori riconosciuti e al sito web che diffonde le attività?
Se da una parte per la promozione culturale la rivista Il Convivio ha una parte fondamentale, dall'altra grande parte ce l'ha il sito Internet, dove vengono fatte conoscere le nostre iniziative e pubblicati tutti i numeri della rivista, di modo che ognuno possa costantemente consultarli. Questo permette anche un avvicinamento e, al di fuori di ogni velleità artistica, promuove un incontro umano e culturale, la coltivazione di amicizie sane e costruttive e nello stesso tempo la possibilità anche pratica di poter conoscere altre lingue. La nostra esperienza ci dice che diversi autori di lingua portoghese, spagnola o francese hanno intrapreso con volontà ad acquisire i primi elementi della lingua italiana, ma nello stesso tempo molti italiani si sono sentiti invogliati ad apprendere o conoscere almeno qualcosa delle lingue straniere più vicine a noi. A parte questo sia la rivista che l'intera organizzazione ha fatto in modo che la cultura accademica si avvicinasse a noi e noi alla cultura accademica, dal momento in cui diversi docenti universitari, sia italiani che stranieri, ci collaborano.
L'Accademia Internazionale Il Convivio come progetto alternativo fondato nella tradizione e nell'identità, a che cosa aspira in futuro, quali sono i vostri ideali?
I progetti futuri sono tanti, tra cui quello della creazione di un manifesto letterario che possa esprimere i generali principi dell'arte. Oltre questo si cerca di studiare come estendere ancora di più e consolidare l'influenza culturale del Convivio, creando delle unità che possano interessarsi anche degli autori locali. Tutto questo porta alla creazione di una biblioteca e di un archivio che possa conservare la memoria letteraria e artistica, oltre al suo messaggio, alle generazioni future. Proprio con questo obiettivo nel nostro percorso siamo riusciti ad incidere più delle nostre aspettative. Ecco perché i rapporti con altri gruppi culturali si fanno sempre più intensi e più solidi. L'obiettivo principale è quello di promuovere, attraverso l'arte e la poesia, la pace e la fraternità tra i popoli, nel tentativo di costruire per noi e per i nostri figli un mondo migliore, dove non esistano guerre, miseria, sofferenza, sfruttamento. E credo che l'arte e la poesia possano avere questa forza.