Trieste è il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, distante solo tre chilometri dalla frontiera con la Slovenia, cosa che ha influenzato in molti aspetti culturali e storici. Ciò spiega perché i segnali di transito e di differenti istituzioni e luoghi si trovino in entrambe le lingue. Lì c'aspettavano Alma Masè e Giuliano Coronica.
La città si trova al nord dell'Italia ed appartenne all'impero Austro-Ungarico, la cui cultura lasciò le sue orme nei palazzi, nelle piazze, nei castelli, nei monumenti, nelle chiese, negli edifici e nel porto, che in quei tempi è stato il più importante dell'Impero. Nella città si conservano i resti delle costruzioni romane. Nella cattedrale di San Giusto, considerata come il Secondo Sepolcro, sono seppelliti vari re della corona spagnola e si può vedere chiaramente l'impronta della cultura iberica nella città.
Alma Masè, è un'affettuosa amica di Cuba. In una delle sue visite all'isola, l’abbiamo informata che nel quartiere di Alamar, all'est della Città de L'Avana, esiste una Biblioteca che porta il nome della straordinaria lottatrice comunista italiana Tina Modotti, la cui nascita viene celebrata tutti gli anni nel mese di agosto. Le spieghiamo che sono presenti gli abitanti del quartiere, gli scolari, i bibliotecari, la direttrice e le personalità conosciute di questo luogo popolare. È una delle forme in cui i cubani ricordano una delle più grandi fotografe del secolo scorso e rendono omaggio alla sua lotta antifascista ed internazionalista nella Guerra Civile Spagnola, insieme alla cubana Maria Luisa Laffita.
Alma è stata l'invitata speciale e l'abbiamo ascoltata dissertare su Tina. È appassionata alla lettura, domina perfettamente lo spagnolo che studia dal 1986, con corsi intensivi a Salamanca.
Alma è l'anima ed il centro della solidarietà con Cuba, nella sua città: insieme a Giuliano ci ha spiegato la storia impressionante e contraddittoria di Trieste, ceduta all'Italia dall'Austria, dopo avere perso la Prima Guerra Mondiale nel 1918. Nel 1945 è stata liberata dai guerriglieri iugoslavi. Due anni dopo si stabilì il territorio libero di Trieste, sotto l’amministrazione anglo-americana; e nel 1954 tornò a fare parte dell'Italia.
I suoi abitanti rispettano e custodiscono le installazioni all'antiche Risiera di San Sabba; che durante la Seconda Guerra Mondiale è stata convertita in luogo di sterminio fascista, oggi un museo commovente. Alma e Giuliano c'accompagnarono in questo percorso attraverso i corridoi, i cortili, le camere da letto, le sale degli interrogatori, le celle ed il crematorio, dove sono stati cremati da quattro a cinque mila prigionieri, italiani, croati ed sloveni. Osserviamo le appartenenze, le lettere e foto delle vittime che rappresentano il grido permanente di denuncia contro il fascismo.
L'atto di Solidarietà con Cuba si realizzò la sera del giorno 16 giugno, nel circolo culturale che porta il nome di Tina Modotti, dove si proiettò il documentario "Canzone a Gastone Sozzi". Il locale era completamente pieno, persone interessate a Cuba ed alla vita di Julio Antonio Mella, Ernesto Che Guevara, Gastone Sozzi e Tina Modotti.
Terminando la proiezione, ci sorpresero gli applausi e le parole del messicano, Fernando Olivares, orgoglioso che due suoi compatrioti fossero gli autori della musica e sollecitò i complimenti per tutti quelli che avevano reso possibile il documentario.
Ci consegnarono l'attestazione di Giacomo Scotti, dove racconta il suo incontro col Che durante la sua visita in Slovenia, nell'anno 1959 e dove in una foto appare camminando per un viale della capitale di questo paese.
Fu una notte di grandi emozioni, Claudio Sibelia, presidente del Circolo Culturale Tina Modotti ci ha regalato la prima placca di pietra della regione, intagliata col nome di Tina Modotti, la quale farà parte di un monumento formato da pietre selezionate che rappresentano i luoghi o le città dove ha vissuto od ha lottato. Il suo destino sarà la Biblioteca Municipale di Alamar, che porta il suo nome. Ci hanno spiegato che era un'opera del riconosciuto scultore Paolo Hrovatin, nato nel paese di Sgonico della provincia di Trieste, dove lavora la pietra del Carso, principale materiale da cui sono formate le montagne che circondano Trieste e dove ad Aurisina esiste una cava di marmo, attiva dall'epoca dei romani; il carso di queste montagne è di colore bianchissimo. Le opere di Paolo Hrovatin, si sono esposte in varie città d'Italia, Austria e Slovenia.
Tra i presenti, si trovava Gianni, il figlio di Ondina Peteani, la prima messaggera partigiana dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale e sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, che ci consegnò delle copie di preziose informazioni, lettere, manifesti, foto, documentari ed un recente libro dell'autrice Anna di Gianantonio, il cui intitolo risponde ad alcune dichiarazioni di Ondina mentre sta scappando dai suoi carcerieri.