Con l'architetto Sozzi parliamo degli italiani, francesi, messicani e cubani che collaborarono nell'investigazione storica che ha dato origine al libro ed al documentario.
I fiorentini vivono orgogliosi dei valori architettonici, culturali, storici e spirituali, della città, culla del Rinascimento, generatrice di sogni romantici, custode di sculture, palazzi, chiese, musei e gallerie. Città che, come una bella ragazza, salta da una riva all'altra del fiume Arno, attraverso i suoi ponti. Sergio ci raccontò delle sue origini, che sono cominciate con un insediamento di soldati veterani stabilito, sembra, da Giulio Cesare nel 59 a.C.
Firenze è il capoluogo della Toscana, gran centro turistico, che compete con Venezia e Roma e durante la Seconda Guerra Mondiale, soffrì l'occupazione tedesca per un anno (1943-1944). Rimase come testimone il Ponte Vecchio, il più antico della città, di origine medievale, che è l'unico che sopravvisse alle distruzioni dei tedeschi.
Il nostro amico ci condusse in macchina alla Fortezza da Basso, lungo i viali realizzati quando Firenze fu per pochi anni la capitale, al Piazzale Michelangelo, alla chiesa di San Miniato, dedicata al primo martire della città, decapitato attorno all'anno 250, dall'imperatore Decio, durante le terribili persecuzioni anticristiane.
Racconta la leggenda che dopo l'esecuzione, raccolse la sua testa e camminò attraversando il fiume Arno fino al suo eremo sulla collina Mons Florentinus, dove attualmente esiste la Basilica di San Miniato al Monte.
Davanti a noi fluivano i nomi di Giovanni Boccaccio, i Medici, il Duca di Lorena, Dante Alighieri, la fioritura della cultura che diede nome alla città, le opere di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Luca Signorelli, Sandro Botticelli, Donatello e tra ricordi arriviamo fino a Porta Romana.
Nell'intimità della sua casa, tra ricordi ed aneddoti, José Martí era presente, volemmo lasciargli un piccolo libro col suo racconto sull'Esposizione di Parigi. Con gran sorpresa, Sergio apparve, felice, con un vecchio e grosso libro, di quelli rari e classici. E disse: Qui c'è l'Esposizione di Parigi; questo fu pubblicato nel 1889. Interessati dal prezioso materiale, spiegò che è una collezione rilegata delle 70 dispense pubblicate dalla Casa Editrice Edoardo Sonzogno, a Milano, in occasione di quell'avvenimento. Il suo titolo è "L'Esposizione di Parigi del 1889 Illustrata".
Sull'origine del libro spiegò che lo vide sempre in casa sua, viene dalla famiglia del padre, da Cesena, non sa chi abbia fatta la collezione, ma era qualcuno della generazione del nonno di suo papà, perché il babbo del papà nel 1889 aveva soli 7 anni di età.
Fu un privilegio percorrere a piedi insieme a Sergio, la città celebre per la sua scuola di architettura, pittura e scultura, specialmente quella innovatrice dal secolo XIV al XVI da Giotto a Michelangelo.
Ci condusse a Santa Maria Novella, al Battistero, con le porte di bronzo dorato. Ci mostrò la Cattedrale dedicata a Santa Maria del Fiore in pieno centro storico, che risale al secolo XIV; è famosa per la sua grande cupola, di 45 metri di diametro e 100 di altezza. Fu progettata da Filippo Brunelleschi, uno dei più grandi architetti rinascimentali. Nell'interno ci sono gli affreschi di Giorgio Vasari e Federico Zuccari, che rappresentano il giudizio finale. L'edificio, di dimensioni gigantesche, è a croce latina, con una navata principale e due laterali. Il suolo è ricoperto di marmo colorato.
Il percorso ha incluso il Campanile di Giotto, la Piazza della Signoria, la più grande di Firenze, dove si trova la fontana manierista del Nettuno, dell'Ammannati. Visitiamo la Loggia dei Lanzi ed il Palazzo Vecchio, sede del Municipio. Nella piazza si trovano tre statue: Cosimo I a cavallo, l'Ercole e Caco ed una copia del David di Michelangelo, che appare come guardiano del Municipio insieme ad Ercole. Il Palazzo Vecchio è famoso per la sua alta torre, possiede vari saloni, come quello dei Cinquecento, quello dei Dugento, quello degli Iris, ed una serie di sculture fra le quali si trova il Genio della Vittoria, di Michelangelo.
Visitiamo la Galleria Uffizi, considerato il primo museo d'Italia e del mondo relativamente alla pittura rinascimentale e dove si conservano pitture dal Gotico fino al secolo XVIII ed opere di Sandro Botticelli, come la Primavera e la Nascita di Venere e La Sacra Famiglia, di Michelangelo del 1507.
Arriviamo fino a Palazzo Pitti e alla chiesa di Santo Spirito, progettata nel 1434 da Filippo Brunelleschi, nella sua ultima tappa stilistica. Ai nostri piedi uno dei ponti sull'Arno che attraversa la città, per continuare con le sue acque fino a Pisa e sboccare nel mar Tirreno. Nel 1406 Firenze conquistò questa città e si trasformò in una potenza marittima; nel 1569 è diventata capitale del Granducato di Toscana e dal 1865 al 1870, capitale del Regno d'Italia. Fu dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1982.
Il tempo premeva, c'aspettavano a Chiavari dove dovevamo tenere una conferenza. Firenze non può si vedere completamente in due giorni; Sozzi ci portò fino alla stazione ferroviaria, lo abbiamo salutato con un abbraccio e l'augurio di buona salute. Le parole sono state emozionate: