Cuba

Una identità in movimento


Il grido di lotta dei Cinque si alza anche dall'Italia / El grito de lucha de los Cinco se levanta de Italia

Ida Garberi


Italiano

"Hoy se camina confiado
por los surcos de la historia,
donde pelearon los héroes
para alcanzar la victoria".
(Sara González, "Girón: la victoria")


Questo muro del silenzio che schiaccia i miei Cinque fratelli cubani sequestrati nelle prigioni degli Stati Uniti (e tra due giorni, 12 marzo 2009, saranno esattamente 10 anni e sei mesi, una cifra ancora più impressionante se pensiamo che sono 3833 giorni che scontano una pena che non hanno mai commesso!) deve essere disintegrato oggi più che mai, quando il caso è arrivato all'ultimo scalino della giustizia nord americana: la Corte Suprema.

O per essere più esatti, è stato presentato a questa istanza, che dovrà decidere, più o meno, verso giugno se esaminerà il caso.

Pochi giorni fa, per appoggiare la presentazione del caso dei Cinque alla Corte Suprema, affinché sia affermativa la decisione di esaminare il caso, si sono presentati 12 documenti di amici della corte ("amicus curiae brief").

Questa grande quantità di "amicus" rappresenta un caso senza precedenti, non era mai successo che un caso ne avesse tanti, dal momento che si tratta di un processo penale.

Nella lista ci sono 10 Premi Nobel, tra i quali figurano il Presidente di Timor Leste, José Ramos Horta, Adolfo Perez Esquivel, Rigoberta Menchu, José Saramago, Wole Soyinka, Zhores Alferov, Nadine Gordimer, Günter Grass, Dario Fo e Mairead Maguire; il Senato del Messico al completo; l'Assemblea del Panamá; Mary Robinson, presidente di Irlanda (1992-97) e Alto Commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (1997-2002).

A loro si sono aggiunti centinaia di legislatori e avvocati di tutto il mondo, che hanno in comune l'ansia di fare giustizia in un caso tanto assurdo e crudele e la voglia di tornare a credere nel Diritto nordamericano.

Già dall'anno scorso si sapeva che quest'anno, il 2009, sarebbe stato molto importante per reclamare la libertà di Gerardo, Ramon, Renè, Antonio e Fernando, così il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque ha deciso di preparare un calendario con le foto degli eroi cubani e dei loro famigliari, in modo da far conoscere, nella penisola italica, non solo i loro Cinque volti, ma anche quelli di chi, pur vivendo in un'isola libera ed eroica, ha il cuore dietro le sbarre, accompagnando le sofferenze dei loro cari.

Qui a Cuba, il calendario è stato presentato dal coordinatore del Comitato, Franco Forconi, che è stato anche l'ideatore del progetto, nella sede dell'ICAP, (Istituto Cubano dell'Amicizia con i Popoli), alla presenza dei famigliari dei Cinque, di Elio Gamez, vicepresidente dell'ICAP, Arleen Rodriguez Derivet, giornalista della Mesa Redonda, programma della televisione cubana, Graciela Ramirez Cruz, coordinatrice del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque e Miguel Barnet, presidente dell'UNEAC (Unione degli Scrittori ed Artisti di Cuba).

Oltre a Franco Forconi, come italiani, c'eravamo anche io, Ida Garberi, giornalista e responsabile della pagina in italiano di "Prensa Latina" e membro del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque e Sergio Marinoni, presidente dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.

Ho avuto il piacere di conversare con Sergio sui progetti dell'Associazione, che lavora in perfetta armonia con il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, e mi ha spiegato che quest'anno l'Associazione, oltre a continuare la lotta a favore degli antiterroristi sequestrati negli Usa, incrementerà gli scambi tra l'isola e l'Italia, invitando personalità del Partito Comunista Cubano, ma anche giovani della FEU (Federazione degli Studenti Universitari) e dell'UJC (Unione Giovani Comunisti).

Un altro modo per vincere la mentire medianiche che sempre la stampa fascista diffonde su Cuba, sarà la distribuzione della rivista dell'Associazione “El Moncada” a tutte le biblioteche comunali delle città italiane con più di 20000 abitanti.

Sergio nella presentazione del calendario ha confermato la sua forte decisione a toccare tutte le porte possibili per ottenere giustizia nel caso dei Cinque eroi, perché proprio in questo momento è fondamentale la lotta ed il clamore di protesta della solidarietà mondiale, affinché sia un vero e proprio grido di combattimento pacifico per smascherare l'ingiustizia.

Magali Llort, la madre di Fernando, uno dei Cinque, ha ringraziato a nome dei famigliari per questo gesto così importante degli amici solidari italiani, un passo in più per cercare di svegliare le coscienze, anche perché è convinta che sarà l'appoggio delle persone di buona volontà a far uscire finalmente suo figlio e gli altri suoi fratelli prigionieri.

Per concludere l'atto, Miguel Barnet ha confermato l'appoggio completo degli 8000 iscritti alla sua associazione, l'UNEAC, che è un dovere per qualsiasi cubano con coscienza, che conosce perfettamente che quello dei Cinque è un caso politico, è una forma per vomitare l'odio dell'impero su una piccola isola caraibica, che ha avuto e continuerà ad avere l'alterigia di resistere ad un feroce bloqueo economico che tenta di piegarla da 50 anni, senza ottenere nessun risultato.




L'autrice è responsabile della pagina in italiano di "Prensa Latina".




Pagina inviata da Ida Garberi
(17 marzo 2009)

Castellano

"Hoy se camina confiado
por los surcos de la historia,
donde pelearon los héroes
para alcanzar la victoria".
(Sara González, "Girón: la victoria")


Este muro de silencio que aplasta a mis Cinco hermanos cubanos secuestrados en las prisiones de los Estados Unidos (y el 12 de marzo de 2009, se cumplieron exactamente 10 años y seis meses, una cifra aún más impresionante si pensamos que son 3833 días que expían una pena que no cometieron nunca!) tiene que ser desintegrado hoy más que nunca, cuando el caso llegó al último peldaño de la justicia Norte Americana: el tribunal Supremo.

O para ser más exactos, fué presentado a esta instancia, que tendrá que decidir, más o menos, en junio si examinará el caso.

Hace pocos días, para apoyar la presentación del caso de los Cinco al Tribunal Supremo, para que sea afirmativa la decisión de examinar el caso, se presentaron 12 documentos de amigos de la corte ("amicus curiae brief").

Esta gran cantidad de "amicus" representa un caso sin precedentes, no sucedió nunca que un caso en EE.UU. tuviera tantos, puesto que se trata de un proceso penal.

En la lista hay 10 Premios Nobel, entre ellos el Presidente de Timor Leste, José Ramos Horta, Adolfo Pérez Esquivel, Rigoberta Menchú, José Saramago, Wole Soyinka, Zhores Alferov, Nadine Gordimer, Günter Grass, Darío Fo y Mairead Maguire; el Senado de México en pleno; la Asamblea Nacional de Panamà; Mary Robinson, presidenta de Irlanda (1992-97) y Alta Comisionada de los Derechos Humanos de las Naciones Unidas (1997-2002).

Además, centenares de legisladores y abogados de todo el mundo se sumaron, porque tienen en común la ansiedad de hacer justicia en un caso muy absurdo y cruel y la gana de volver a creer en el Derecho norteamericano.

Ya desde el año pasado se supo que este año, el 2009, sería muy importante para seguir reclamando la libertad de Gerardo, Ramón, René, Antonio y Fernando, así el Comité italiano Justicia por los Cinco decidió preparar un calendario con las fotos de los héroes cubanos y sus familias, de manera que se conozcan, en la península itálica, no sólo los Cinco rostros de ellos, si no también los de quienes, incluso viviendo en una isla libre y heroica, tienen el corazón detrás de las rejas, acompañando los sufrimientos de sus seres queridos.

Aquí en Cuba, el calendario fue presentado por el coordinador del Comité, Franco Forconi, que fue también el inventor del proyecto, en la sede del ICAP, (Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos), en presencia de los familiares de los Cinco, de Elio Gámez, vicepresidente del ICAP, Arleen Rodríguez Derivet, periodista de la Mesa Redonda, programa de la televisión cubana, Graciela Ramírez Cruz, coordinadora del Comité Internacional por la Libertad de los Cinco y Miguel Barnet, presidente del UNEAC (Unión de los Escritores y Artistas de Cuba).

Además de Franco Forconi como italianos, también estabamos Sergio Marinoni, presidente de la Asociación Nacional de Amistad Italia-Cuba y yo, Ida Garberi, periodista y responsable de la página en italiano de Prensa Latina y miembro del Comité Internacional por la Libertad de los Cinco.

Tuve el gusto de conversar con Sergio sobre los proyectos de la Asociación, donde se trabaja en perfecta armonía con el Comité italiano Justicia por los Cinco, y me explicó que este año la asociación, además de continuar la lucha a favor de los antiterroristas secuestrados en EE.UU., incrementará los intercambios entre la isla e Italia, invitando a personalidades del Partido Comunista Cubano, pero también a jóvenes de la FEU (Federación de los Estudiantes Universitarios) y de la UJC (Unión de los Jóvenes Comunistas).

Otro modo de vencer las mentiras mediáticas que siempre la prensa fascista difunde sobre Cuba, será la distribución de la revista de la Asociación “El Moncada” a todas las bibliotecas municipales de las ciudades italianas con más de 20000 habitantes.

Sergio en la presentación del calendario confirmó su fuerte decisión de tocar todas las puertas posibles para conseguir justicia en el caso de los Cinco héroes, porque justo en este momento es fundamental la lucha y el clamor de protesta de la solidaridad mundial, para que sea un real grito de combate pacífico para desenmascarar la injusticia.

Magali Llort, la madre de Fernando, uno de los Cinco, dió las gracias en nombre de los familiares por este gesto tan importante de los amigos solidarios italianos, que es un paso más para tratar de despertar las conciencias, también porque está convencida de que será el apoyo de las personas de buena voluntad quien dirá la palabra final a la injusticia que está padeciendo su hijo y sus otros hermanos prisioneros.

Para concluir el acto, Miguel Barnet confirmó el apoyo completo de los 8000 miembros de su asociación, la UNEAC, hecho que es un deber para cualquier cubano con conciencia, que conoce perfectamente que el caso de los Cinco es un caso político, es una forma para vomitar el odio del imperio sobre una pequeña isla caribeña, que tuvo y seguirá teniendo la altanería de resistir a un feroz bloqueo económico que intenta doblegarla hace 50 años, sin conseguir ningún resultado.




La autora es la responsable de la página en italiano de "Prensa Latina".




Página enviada por Ida Garberi
(17 de marzo de 2009)






Franco Forconi sul palco in occasione della Manifestazione a Roma in Piazza Farnese del 13 settembre 2008. Foto: Violetta Nobili

Franco Forconi sul palco in occasione della Manifestazione a Roma in Piazza Farnese del 13 settembre 2008. Foto: Violetta Nobili


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