La sera del 24 settembre 2009, nello stadio di Nettuno, vicino Roma nell'ambito dei Campionati Mondiali di baseball si è tenuto l'incontro Cuba-Stati Uniti. Una bella serata di sport, di festa popolare con la presenza di una numerosissima tifoseria a favore di Cuba; tanti i cittadini cubani presenti che si sono uniti a tanti sportivi italiani che sventolavano decine di bandiere cubane con striscioni e cori che hanno sostenuto la squadra di Cuba con grande calore.
All'inizio, durante e alle fine della gara compagni di vari associazioni di solidarietà internazionalista con Cuba hanno ripetutamente lanciato slogan e aperto striscioni che richiedevano la libertà immediata dei cinque agenti dell'antiterrorismo cubano ingiustamente rinchiusi nelle carceri statunitensi ormai da oltre 11 anni; una brutale ingiustizia quella a carico dei 5 cubani accompagnata da un silenzio colpevole di un informazione a senso unico che risponde ai dettami dei potenti, ancor più quando i misfatti e le ingiustizie sono compiute dall'imperialismo statunitense per opprimere un paese, come Cuba, che ha scelto la strada della dignità e dell'indipendenza contro le logiche e le regole dell'impero e del mercato.
E anche stavolta si è assistito ad una brutta pagina di negazione di democrazia e di diritti nel nostro paese; infatti sin dall'inizio della gara, appena i compagni della Villetta, di Nuestra América e del Comitato Palestina nel Cuore hanno aperto uno striscione che semplicemente richiedeva "libertà per i 5 giovani Cubani detenuti innocenti da 11 anni nelle carceri Nord-Americane", le forze dell'ordine hanno imposto l'immediata chiusura di tale striscione minacciando identificazioni e fermi adducendo, che si trattava addirittura di uno striscione con frasi ingiuriose e provocatorie verso il governo e le autorità statunitensi. Stesso comportamento è stato tenuto verso altri compagni che indossavano magliette che richiedevano libertà per i 5, e addirittura si è preteso che alcuni cittadini cubani tagliassero la parte di uno striscione con slogan sportivi in cui in piccolo con uno spray era aggiunto "liberta per i 5". Le minacce si sono concretizzate alla fine della gara quando alla nuova apertura dello striscione sulla libertà dei 5, le forze dell'ordine hanno provveduto all'identificazione di compagni della Villetta, di Nuéstra America e del Comitato Palestina nel Cuore, con minacce di denuncia in quanto si sarebbe tentato di interrompere una manifestazione sportiva con una manifestazione politica non autorizzata.
Si tratta di un grave comportamento delle forze dell'ordine che, oltre a confermare la sudditanza completa del governo Italiano ai dettami del governo degli Stati Uniti, dimostra un continuo restringersi degli spazi democratici anche sui diritti fondamentali acquisiti come il diritto di parola e il diritto di espressione garantiti costituzionalmente.
Continueremo la mobilitazione per la libertà immediata dei 5 agenti cubani con le lotte e tutte le modalità democratiche consentite, senza farci intimidire da forme non più velate di repressione preventiva, anzi la continua informazione negata sul caso dei 5 e più in generale un uso sempre più antidemocratico di un'informazione negata e deviante a uso esclusivo dei potenti, ci rafforza nel perseguire percorsi di lotta già a partire dall'invito a tutti i compagni dei movimenti sociali, delle associazioni e del sindacato di base e a tutti i democratici a intervenire alla presentazione del nuovo numero della rivista Nuéstra America (con un inserto speciale sulla solidarietà internazionale con i 5 cubani) che si terrà il 3 ottobre alle ore 17,00 presso i locali dell'Ambasciata di Cuba in Italia; a continuare a dare il massimo supporto all'attività realmente informativa svolta da Radio Città Aperta e Teleambiente e di tutti gli organi di informazione indipendenti che vorranno dare il loro contributo alla verità; a promuovere insieme ad altre organizzazioni e partiti di sinistra e a tante associazioni di solidarietà con Cuba (tra le quali: La Villetta, Nuestra América, Radio Città Aperta, Comitato Fabio Di Celmo, Archivocubano, ecc.) un sit di fronte all'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, il giorno 8 ottobre 2009, ore 17,30.
Con i 5 eroi Cubani ancora prigionieri nelle carceri USA
Fine del bloqueo imposto dagli USA da oltre 50 anni contro la sovranità di CUBA
Contro il golpe fascista appoggiato dagli Stati Uniti, solidarietà con il popolo dell'Honduras e il suo legittimo Presidente
Per l'autodeterminazione dei popoli e per un'America Latina terra di pace e libertà.
Pagina inviata da Luciano Vasapollo
(25 settembre 2009)