L'incarcerazione dei cinque agenti cubani, detenuti dal 12 settembre 1998 nelle carceri statunitensi, rappresenta per molti versi una lesione dei principi internazionalmente riconosciuti dello Stato di diritto.
Risultano, infatti, del tutto pretestuose le accuse di omicidio e spionaggio per le quali sono stati condannati a pesanti pene detentive i cinque agenti cubani, che svolgevano attività volte esclusivamente a prevenire attentati terroristici sul suolo cubano ed altrove, reperendo informazioni in modo nonviolento.
L'amministrazione statunitense, avvertita dalle autorità cubane e richiesta di collaborazione nella repressione del fenomeno terroristico che veniva organizzato a partire dal suo territorio, non ha ottemperato all'obbligo di cooperare contro il terrorismo sancito dal diritto internazionale vigente.
Il processo, come ravvisato dal panel di appello di Atlanta nella sentenza dell'agosto 2005 e dal gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie nel parere dello stesso anno, non ha rispettato gli standard minimi del trattamento processuale equo, stabiliti dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, ratificato dagli Stati Uniti, e dalla Costituzione statunitense.
Per giunta, i diritti umani dei cinque sono stati ulteriormente violati con lunghi periodi di detenzione in isolamento, del tutto ingiustificati alla luce delle stesse regolamentazioni carcerarie, e l'immotivato rifiuto di incontrare i parenti più prossimi.
Un appello indirizzato al Congresso statunitense da varie decine di deputati e senatori italiani è rimasto finora senza alcuna risposta.
Per tutti tali motivi abbiamo ritenuto importante costituire un Comitato Italiano Giustizia per i Cinque e lanciare un ulteriore appello indirizzato alla società civile, alle associazioni democratiche e culturali, ai movimenti politici e ai nostri parlamentari in difesa dei diritti dei cinque agenti cubani e dell'ordinamento giuridico internazionale.
Il 20 settembre 2007, alla presenza di Radio Città Aperta, la rivista Nuestra América, l'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Archivocubano e di addetti stampa di varie agenzie, promossa dal Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, si è svolta a Roma, presso il Senato all'ex Hotel Bologna, la Conferenza Stampa di presentazione di questa nuova iniziativa solidaria.
Componenti del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque
- Luca Baiada
- José Luiz Del Roio
- Tecla Faranda
- Franco Forconi
- Haidi Gaggio Giuliani
- Fabio Marcelli
- Manuela Palermi
- Luciano Pettinari
- Franca Rame
- Sabina Siniscalchi
- José Luis Tagliaferro
- Elias Vacca
- Luciano Vasapollo
- Iacopo Venier
Coordinatore