Erano presenti e sono intervenuti l'Ambasciatore in Italia dell'Ecuador Geoconda Galean Castelo, l'Ambasciatore in Italia della Bolivia Esteban Elmer Catarina, il Consigliere Stampa della Ambasciata di Cuba in Italia Fidel Vladimir Perez, Mauro Cristaldi Professore al Dipartimento di Biologia della "Sapienza" Università di Roma, oltre agli autori del libro il Professore Luciano Vasapollo del Dipartimento di Contabilità Nazionale della "Sapienza" Università di Roma e la Dottoressa Rita Martufi del Centro Studi CESTES-PROTEO.
La presentazione, che ha visto una grande presenza di pubblico molto interessato, attento e partecipe, si è svolta con prima la proiezione del documentario "El Vivir Bien" di Bruno di Marcello, seguita poi dagli interventi di tutti i relatori previsti.
L'Ambasciatore dell'Ecuador, Geoconda Galean Castelo, nel suo interessante intervento, ha spiegato il processo di trasformazione in atto nel suo paese attraverso il forte impegno del nuovo governo del Presidente Correa verso il miglioramento delle condizioni di vita del popolo dell'Ecuador, mettendo l'essere umano al primo posto sopra gli interessi del capitale e quindi il diritto alla vita, il diritto al "vivir bien" in armonia con la natura. Ha sottolineato anche come l'Ecuador è uno dei paesi del mondo dove è maggiore la biodiversità, riconosciuto anche dall'UNESCO come "Patrimonio dell'Umanità". Ha inoltre sottolineato l'importanza dell'imminente appuntamento del prossimo 28 settembre in Ecuador con il referendum sulla modifica della Costituzione, dove il "buen vivir", la pace e l'intercultura diventano principi fondamentali della nuova Carta costituzionale dell'Ecuador, che prevede anche importanti cambiamenti costituzionale nel rapporto, nella gestione e nella salvaguardia degli ambienti naturali.
La nuova Costituzione ecuadoriana è improntata sul concetto del buen vivir, il buon vivere, che rimette il cittadino e i suoi diritti al centro dello Stato. L'Ecuador garantirà l'educazione e la sanità gratuite per tutti nonché l'accesso sicuro e permanente ad una alimentazione sana e sufficiente; l'acqua assurge a diritto umano inalienabile e si promuove la sicurezza alimentare. Si proibisce l'ingresso nel paese di rifiuti tossici e scorie nucleari, così come la produzione, commercializzazione e trasporto di armi chimiche, biologiche e nucleari, di contaminanti altamente tossici, di agrochimici proibiti a livello internazionale e di organismi geneticamente modificati.
Ma non finisce qui. L'Ecuador viene definito "territorio di pace" e si proibisce la costruzione di basi militari straniere o di installazioni straniere per fini militari; allo stesso modo, si proibisce la cessione a stranieri di basi o installazioni militari nazionali. Gli indigeni vedranno finalmente sancito il carattere plurinazionale dello Stato mentre kichwa e shuar, i due principali idiomi ancestrali, diventano lingue ufficiali in relazione di interculturalità con il castigliano.
L'Ecuador è uno dei principali esportatori di petrolio della regione, tanto che i proventi della vendita del greggio costituiscono la prima voce del PIL. Nonostante questo, l'articolo 15 della nuova Costituzione stabilisce che lo Stato promuoverà l'uso di tecnologie ambientalmente pulite e di energie alternative. In più, si riconosce il diritto della popolazione a vivere in un ambiente sano e si dichiara di interesse pubblico la preservazione dell'ambiente e la prevenzione del danno ambientale.
È seguito l'intervento di Esteban Elmer Catarina, Ambasciatore in Italia della Bolivia, che ha posto subito l'attenzione sui difficili rapporti internazionali che in questi giorni si stanno sviluppando in America Latina, con la "crisi" della diplomazia tra Bolivia e U.S.A. e tra Venezuela e U.S.A., con la dichiarazione di "persona non gradita" dell'Ambasciatore statunitense in Bolivia, e la stessa presa di posizione del governo venezuelano in solidarietà a quello boliviano. Ha sottolineato come tutto questo sia frutto di una ingerenza statunitense negli affari interni della Bolivia, soprattutto a seguito dell'approvazione della nuova Carta Costituzionale che l'imperialismo USA sta cercando in tutti i modi di affossare, appoggiando e finanziando l'opposizione che sta generando decine di morti tra il popolo boliviano.
Ha spiegato come la nuova Costituzione della Bolivia rappresenta un salto culturale e politico rispetto al passato. Si va configurando uno stato plurinazionale, rispettoso delle differenze presenti nelle sfaccettate culture indie. Le forme di proprietà cambiano, oltre a quella statale si aggiungono i modelli comunitari e cooperativi, la stessa proprietà privata viene obbligata a compiere una funzione sociale. Anche le questione della gestione e salvaguardia degli ambienti naturali e del rapporto uomo-natura è posto in primo piano, considerando tradimento "l'alienazione di risorse naturali a favore di potenze, imprese o persone straniere". L'autonomia è un altro caposaldo della carta costituzionale: oltre alle autonomie regionali ed indigene, si sottolinea la separazione della Chiesa dallo Stato e si proibisce l'installazione di basi militari straniere. Sono quattrocento gli articoli della nuova Costituzione boliviana, la speranza sulla quale Evo Morales vuole costruire, insieme ai movimenti sociali e al popolo indigeno dal quale proviene, una nuova Bolivia.
L'ambasciatore ha sottolineato anche che un libro come "L'AMBIENTE CAPITALE" sia un contributo importante alla comprensione delle trasformazioni in atto, non solo a Cuba ma in tutta l'America Latina, dove la gestione e salvaguardia degli ambienti naturali è una discriminante essenziale nello scontro tra gli interessi del capitalismo e quelli sociali.
Dopo l'Ambasciatore della Bolivia è intervenuto Fidel Vladimir Pérez, Consigliere Stampa dell'Ambasciata di Cuba in Italia, che ha sostituito la presenza dell'Ambasciatore che purtroppo non è potuto intervenire perché impegnato in improvvisi e improrogabili impegni diplomatici. Ha sottolineato l'importanza che la Rivoluzione cubana sta dando alle questioni ambientali, sviluppando molteplici iniziative di importante valore nazionale e internazionale, tese al miglioramento della qualità della vita proprio in rapporto con le conquiste sociali e la gestione e salvaguardia degli ambienti naturali in chiave sociale. Ha sottolineato anche lui l'importanza di un lavoro come "L'AMBIENTE CAPITALE" che con rigore scientifico, ma con grande capacità divulgativa, analizza attraverso gli scritti di importanti ricercatori cubani delle esperienze concrete realizzate a Cuba in campo ambientale.
Un puntuale e analitico intervento del Professore Mauro Cristaldi ha messo in luce l'importanza di questa pubblicazione sotto il profilo scientifico naturalistico, in rapporto ai modelli di sviluppo economico, come lo sviluppo sostenibile sia realizzato e possibile solo a partire dagli interessi sociali nella gestione delle risorse naturali. Ha posto anche l'attenzione su come le questioni ambientali facciano parte anche della storia e della teoria marxista, e come invece i movimenti operai e marxisti in Italia li abbiano da molto tempo abbandonati, ma come sia invece necessario rifarli propri in chiave sociale.
L'intervento del Professore Luciano Vasapollo, curatore del libro insieme alla Dottoressa Rita Martufi, ha messo i luce come questo libro voglia essere un utile contributo alla comprensione del concetto di sviluppo sostenibile, come questo sia realizzabile solo se si modifica il concetto stesso di sviluppo, non inteso come sviluppo quantitativo tipico del capitalismo, ma come sviluppo basato sugli interessi sociali e sul rapporto uomo-natura, quindi come sviluppo socio-equo-eco sostenibile. Ha voluto sottolineare come "L'AMBIENTE CAPITALE", pur parlando della realtà cubana, affronti tematiche comuni ai paesi dell'America Latina.
Ha voluto sottolineare anche come questo libro, "L'AMBIENTE CAPITALE", sia il percorso teorico su questi temi, iniziato con altri sui scritti passati come "L'Acqua scarseggia ma la papera galleggia" e che proseguiranno con atri futuri come l'imminente "Capitale, Natura, Lavoro".
La presentazione del libro, e tutti gli interventi degli ambasciatori e dei relatori, è stata seguita da una numerosissima e attenta platea, che ha fortemente apprezzato l'iniziativa con coinvolgimento e partecipazione.
La Casa Editrice Natura Avventura Edizioni e la Rivista Nuestra America ringraziano vivamente l'Ambasciatore dell'Ecuator Geoconda Galean Castelo, l'Ambasciatore della Bolivia Esteban Elmer Catarina, il Consigliere Stampa dell'Ambasciata di Cuba Fidel Vladimir Perez, il Professore Mauro Cristaldi per essere intervenuti e per avere sapientemente animato la serata con i loro puntuali interventi. Ringraziano inoltre tutti coloro che sono voluti essere presenti, nella speranza che questo possa essere un utile momento di dibattito e contributo alla comprensione dei significativi processi sociali in atto in America Latina, in relazione anche alle tematiche ambientali come "frontiera" del conflitto tra Capitale e interessi sociali.
L'AMBIENTE CAPITALE. Alternative alla globalizzazione contro natura: Cuba investe sull'Umanità
di Rita Martufi e Luciano Vasapollo
Lo sviluppo come ci appare oggi è solo l'espressione della civiltà capitalistica che si caratterizza per la sua esclusività se confrontata con altre civiltà del pianeta; una crescita quantitativa che configura il modello di sviluppismo capitalista come unica prospettiva dell'umanità. L'esistenza di questa società basata sul modo di produzione capitalistico riesce a sopravvivere solo dominando le altre civiltà e distruggendo le risorse umane e naturali del mondo.
È necessario allora già nell'immediato sviluppare teorie di alternativa per imporre radicali trasformazioni fondate sulla centralità dell'uomo e della natura. Necessita così una rinnovata economia socio-ecologica politica capace di mantenere un interscambio attivo con i movimenti di lotta per modelli di sviluppo fuori mercato e alternativi al capitalismo e quindi in grado di superare le leggi dello sfruttamento sull'uomo e sulla natura. Questa formulazione trova un contenuto concreto precisamente all'interno della vita quotidiana con le decisive riforme di struttura di Chavez, di Evo Morales, di Correa, che, per radicalità di forme e contenuto, rappresentano con Cuba l'orizzonte di uno sviluppo sostenibile realmente realizzabile dove, con tutte le difficoltà e le contraddizioni di un processo di una nuova società ovviamente tutto ancora da ultimare, può proporre una relazione diversa con il sociale, con l'ambiente, con l'uomo, perché l'economia rimane orientata alla soluzione dei bisogni delle persone, alla redistribuzione sociale della ricchezza e quindi al rispetto e alla protezione della natura.
Editore: Natura Avventura Edizioni
Pagine: 296
Formato: 15x23
Prezzo: euro 23,00
ISBN: 978-88-95009-03-2
Allegato: DVD omaggio "El Vivir Bien" di Bruno di Marcello