Anche questo anno una Delegazione della Rete dei Comunisti, insieme a rappresentanti del Capitolo Italiano della Red de las Redes en Defensa de la Humanidad (Associazione e Rivista Nuestra América, Natura Avventura Edizioni, Laboratorio Europeo per la Critica Sociale, Contropiano — Giornale della Rete dei Comunisti —, Centro Studi CESTES-Proteo), si è recata a Cuba con l'obiettivo di consolidare le relazioni che si hanno da lunghi anni con il Partito Comunista di Cuba, il Governo e varie Istituzioni cubane, svolgendo un intenso programma di incontri e attività politiche, culturali e sindacali.
La Delegazione nel corso di due intense e prolifiche settimane di lavoro ha avuto modo di constatare concretamente gli alti livelli di resistenza e d'organizzazione attraverso i quali il popolo cubano, diretto da un Partito e un Governo che in modo altamente dinamico applicano i principi socialisti rivoluzionari, affrontano l'attuale e difficile situazione internazionale caratterizzata da una gravissima crisi strutturale, economica e finanziaria del sistema capitalista che si sta abbattendo sull'intero pianeta e le cui ripercussioni colpiscono duramente i paesi del Terzo Mondo.
Tale grave crisi internazionale colpisce ancor più fortemente Cuba poiché è soggetta da ormai mezzo secolo ad un anacronistico e vile embargo da parte delle varie Amministrazioni statunitensi susseguitesi dal trionfo della Rivoluzione.
A Cuba gli organismi internazionali dei paesi imperialisti fanno pagare in maniera ancor più pesante gli effetti di tale crisi internazionale, proprio per la sua scelta di un percorso politico ed economico di sviluppo autodeterminato in chiave socialista.
In tutti gli incontri si è sottolineato che la crisi attuale internazionale del capitalismo è da studiare ed affrontare come crisi sistemica, cioè una crisi economica e finanziaria che si evidenzia anche come crisi non solo ambientale, non solo alimentare, non solo di carattere energetico, ma anche come crisi ideologica, etica e quindi di civiltà. È quindi fondamentale una ripresa forte della cultura di classe, dell'iniziativa culturale socialista, cioè una pianificazione socio-politico-economica che metta al primo punto anche il ruolo della cultura e dell'educazione superiore. Si è per questo, in tutti gli incontri, valorizzato il ruolo della formazione sociale e della cultura di classe come strumento di rilancio che può avvenire in maniera diversificata a partire dagli importanti processi di cambiamento nei vari paesi dell'ALBA.
È continuato per Cuba un ottimo rapporto con la Cina, il Vietnam, la Russia, Iran e vari altri paesi dell'America Latina, ma soprattutto si deve sottolineare il rafforzamento dell'Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra América (ALBA) con la sua forte natura anticapitalista per il Socialismo del XXI Secolo.
Tali relazioni internazionali si rivelano di una importanza cruciale per superare le difficoltà economiche che Cuba vive con un blocco sempre più esasperante, dato questo che conferma la constatazione di come l'amministrazione del presidente Obama non abbia assolutamente cambiato nulla rispetto alla fase precedente.
Ciò nonostante il processo rivoluzionario non si arresta e adotta tutte le misure necessarie per adeguare la sua pianificazione economica socialista alle nuove e gravi contraddizioni prodotte dall'intensissima crisi che il sistema capitalista a livello mondiale sta attraversando, non mancando di rettificare tutte quelle inevitabili inadeguatezze economiche, sociali, con a volte contraddizioni che a Cuba, di riflesso, conseguentemente si producono per essere un piccolo paese socialista del Terzo Mondo immerso in una imponente sistema mondiale egemonizzato economicamente dal modello di sfruttamento capitalista.
È questa la ragione per la quale da mesi in tutto il paese e a tutti i livelli, sia nelle strutture di Partito, di Governo e Istituzionali, sia in tutti i posti di lavoro, nei CDR e nei quartieri, con tutte le strutture popolari di massa, si sta intensamente discutendo sull'attuazione di un percorso di importante perfezionamento dell'intero sistema economico tutto incentrato sempre e comunque nell'impostazione della pianificazione socialista.
Questa profonda e necessaria attualizzazione della transizione rivoluzionaria è stata dettagliatamente esposta ai componenti della Delegazione nei numerosissimi incontri, dibattiti, conferenze o anche semplici conversazioni avute durante il nostro lungo e variegato itinerario che ha attraversato gran parte dell'Isola, da Pinar del Río, a La Habana, fino a Santa Clara, come un importante e tangibile segno di vitalità e di dinamicità del processo rivoluzionario diretto dal PCC e dal Governo di Cuba.
Il Partito Comunista Cubano, ha accolto la Delegazione rinnovando i vincoli di amicizia e fratellanza. Ci sono stati una serie di interessanti incontri ufficiali con i responsabili esteri del Partito delle Province di Pinar del Río, di Villa Clara e del Comitato Centrale.
È stata una utile occasione di interscambio, non solo per quanto riguarda l' attività politica che svolge la Rete dei Comunisti in Italia, ma anche per tracciare un quadro generale sulla situazione politica nazionale ed europea.
I compagni del Comitato Centrale del PC Cubano hanno riferito sulla fase politica e socio-economica interna, in particolare in relazione alla discussione in atto in tutto il paese delle linee guida sul processo di attualizzazione del sistema economico, tematiche che saranno l'asse portante del prossimo Congresso del PCC che si svolgerà a partire dal 17 aprile prossimo.
Tale dibattito preparatorio del Congresso si è già in parte sviluppato, e al 10 gennaio scorso erano già stati effettuati 101.000 (centounmila) riunioni con la partecipazione di oltre due milioni e mezzo di cubani, dalle scuole alle università, ai posti di lavoro, al partito, al sindacato, fino ai CDR e a tutte le strutture di massa del paese; al momento il risultato delle votazioni che si tengono a fine di ciascuna riunione, danno come risultato il 99% a favore dell'attualizzazione di tale piano di perfezionamento della pianificazione socialista in corso di discussione. Si continuerà a tale ritmo e con il massimo di coinvolgimento attivo di tutto il popolo cubano fino al Congresso del PCC di aprile e continuando poi negli importanti dibattiti attuativi.
La Delegazione nel corso della sua permanenza ha potuto effettuare gli incontri con il Comitato Centrale in particolare con i compagni Oscar Martínez (vice responsabile del Dipartimento Relazioni Internazionali del CCPCC), Julio Garmendia, responsabile dello stesso CC per l'Europa e Yamila Pita responsabile per l'Italia. Nel corso di questi incontri sono state analizzate anche le nuove prospettive della situazione internazionale e con particolare riguardo il fondamentale e determinante processo d'integrazione latinoamericana, vista la movimentata situazione dei diversi paesi del Continente Rebelde che, se anche in maniera diversificata, stanno esprimendo un alto contenuto politico di autodeterminazione attuando concretamente il processo di costruzione del socialismo nel XXI secolo. Importanti anche le analisi e i possibili sviluppi della sinistra in Europa e in Italia e per finire lo stato ed il ruolo attuale del movimento comunista a livello internazionale nella fase contraddistinta dalla gravissima crisi economica, sociale e politica internazionale. Ciò ha permesso di evidenziare i limiti e le contraddizioni che attraversano oggi le forze comuniste e far emergere la necessità di rafforzare ancor di più i vincoli tra il PCC e la Rete dei Comunisti, discutendo anche dei metodi d'intervento e di radicamento tra le masse popolari e i lavoratori.
Altri incontri particolarmente importanti sono stati con il compagno José Luis Rodríguez che è stato Ministro dell'Economia per 16 anni fino a poco più di un anno fa e con Osvaldo Martínez, uno dei più grandi economisti cubani che dirige il Centro di Ricerca sull'Economia Mondiale e che ricopre il ruolo importantissimo di Presidente della Commissione Economia e Sviluppo dell'Assemblea Nazionale del Parlamento cubano. Martínez e Rodríguez, tra l'altro ci hanno riconfermato la piena disponibilità a partecipare in Italia a nostri prossimi incontri sulle tematiche della crisi e delle politiche economiche della transizione.
Numerosi altri incontri sono stati sviluppati, trattando gli stessi temi politici, sociali, economici generali, sia interni che internazionali e specifiche tematiche settoriali e in particolare delle linee guida di aggiustamento e perfezionamento della transizione economica e dei problemi che si possono verificare nella loro attuazione, anche con i dirigenti della Segreteria Nazionale della CTC (la Confederazione dei Lavoratori di Cuba), con il Ministero dell'Economia e della Pianificazione (in particolare con il Vice Ministro Armando Emilio Pérez, Elena Álvarez, Assessore del Ministro, Alfredo Jam, Responsabile del Dipartimento Pianificazione del Ministero) e con il Viceministro degli Esteri Dagoberto Rodríguez Barrera.
Di altrettanta rilevanza gli incontri estremamente interessanti con l'ICAP (Istituto Cubano di Amicizia tra i Popoli), in particolare con i responsabili per l'Italia e per l'Europa e con la Presidente Kenia Serrano, che ha voluto seguire con grande amicizia, fraternità e attenzione politico-culturale l'intero svolgimento di tutte le attività e degli incontri realizzati dalla nostra Delegazione. Vari sono stati gli incontri con l'ICAP nazionale, con l'ICAP dell'Avana, di Santa Clara, di Pinar del Río e di Tinidad, nella cui sede abbiamo avuto il piacere di incontrare e discutere con il Vice Ministro Alberto Juantorena sui temi dell'educazione sportiva, della cultura e della solidarietà.
Nella Casa dell'Amicizia dell'Avana, sede nazionale dell'ICAP, il responsabile della nostra Delegazione, Luciano Vasapollo, ha tenuto una conferenza alla presenza delle madri e delle mogli dei cinque agenti dell'antiterrorismo cubano ingiustamente detenuti nelle carceri statunitensi e con la partecipazione di centinaia di dirigenti e funzionari dell'ICAP, del CCPCC e di vari Ministeri e Istituzioni cubane. Nella conferenza e nella discussione che è seguita hanno assunto sempre rilevanza i problemi economici e finanziari internazionali e le ricadute immediate in un paese come Cuba, soprattutto su quali siano i provvedimenti auspicabili per il prossimo futuro e su quali possono essere anche gli interscambi nella prospettiva delle relazioni economiche internazionali, sottolineando in questo l'importanza della solidarietà da parte di forze politiche e organizzazioni culturali amiche, come è in questi anni è stata la Rete dei Comunisti, Nuestra América e le altre organizzazioni italiane di solidarietà con Cuba (come il Comitato Italiano Giustizia per i 5, Le Villette e Italia-Cuba), e si è rinnovato l'impegno di intensificare la battaglia per la liberazione dei cinque patrioti cubani, sul piano più direttamente politico in Italia e in Europa, coinvolgendo anche sempre più le forze dell'associazionismo di base e del sindacalismo di classe e ampi settori della società civile e del mondo culturale.
Ci sono stati inoltre incontri con molti compagni che svolgono un ruolo di spicco a livello di Governo, ministeriale e di Partito. Tra gli altri abbiamo avuto incontri molto interessanti con il Ministro della Cultura Abel Prieto e il Ministro dell'Educazione Superiore Miguel Díaz Canel, che sono anche membri del Bureau Politico; con il compagno Oberto Santin, Viceministro dell'Educazione Superiore. Un interscambio fitto in cui si è ragionato sul ruolo dell'educazione superiore, dell'università, il ruolo pubblico della cultura proprio come idea portante della fase di transizione al socialismo che vive Cuba e che vivono i paesi dell'ALBA; cioè del come la cultura dei popoli, la cultura autodeterminata, la cultura del socialismo, del, per e nel XXI secolo, possa svolgere una funzione di argine e di controffensiva, di rivoluzione reale e attuale, rispetto alla crisi del capitale.
Con i Rettori, Vice Rettori e Direttori di vari Centri Studi dell'Università dell'Avana, di Pinar del Río, di Santa Clara e l'Università Agraria de La Habana (UNAH) si sono potuti approfondire i temi accademici e politico-culturali anche in funzione delle relazioni con le Istituzioni universitarie e centri studi degli altri paesi dell'ALBA.
Un'importante conferenza la Delegazione l'ha tenuta all'Università UNAH, coordinata dal Direttore del Dipartimento Marxismo e Leninismo del Ministero dell'Educazione Superiore, Ramón Sánchez Noda, e con la presenza di oltre 150 tra studenti e professori invitati per l'occasione da oltre dieci università dell'isola. In tale conferenza e nel dibattito successivo si sono affrontati i temi legati alla crisi internazionale economica, sociale e politica, e in particolare in Europa con riferimento alle vicende politiche in corso nella sinistra italiana.
Negli incontri più a carattere politico-culturale la Delegazione ha potuto in lunghi e articolati incontri approfondire temi politico-culturali e sviluppare progetti di collaborazione con varie università; a tal fine di particolare importanza gli incontri con i Presidi di tante Facoltà, con i responsabili delle relazioni internazionali delle Università, con i responsabili dei Centri Studi; con tutti si è rafforzata un'attiva e proficua collaborazione che troverà nuovi impulsi e scadenze di lavoro nei prossimi mesi.
Di prospettiva e rilevanza politico-culturale gli incontri con la Rete "En defensa de la Humanidad" e con diversi studiosi di Cuba su specifiche tematiche e con compagni intellettuali e di gruppi politici e movimenti di lotta contro l'imperialismo di vari paesi dell'America Latina, con i quali si sono intensificate le relazioni politiche e culturali.
La Delegazione ha partecipato a vari incontri con l'Associazione Nazionale Economisti Cubani delle diverse provincie e di quella nazionale, con la presenza del suo Presidente Roberto Verrier, analizzando alcune tematiche di politica economica internazionale e il ruolo fondamentale di tale Associazione nell'attuale processo di perfezionamento del sistema economico che si sta realizzando a Cuba. Ringraziamo l'ANEC e il suo Presidente anche per la feste culturali e musicali che hanno voluto organizzare per la nostra Delegazione a Pinar del Río e all'Avana con la presenza di importanti intellettuali di Cuba e dell'America Latina e con musicisti, artisti e campioni dello sport.
Particolarmente interessanti ed emozionanti anche gli incontri con il Comandante Camacho, combattente nella Sierra Maestra e con la cara amica Isabel Monal, grande filosofa, direttrice della prestigiosa rivista Marx Ahora e con alcuni CDR dove si è potuto dialogare con i lavoratori e i cittadini anche di quartieri periferici sulle attuali sfide politico-economiche che si stanno ampiamente discutendo nella base popolare.
Abbiamo così potuto verificare direttamente come l'intera società cubana stia crescendo e cercando anche nuovi approcci nei modelli di pianificazione per migliorare continuamente sul piano economico e sociale, salvaguardando e rafforzando le conquiste del socialismo in un processo rivoluzionario dinamico, attivo e moderno, capace di far fronte ai problemi di uno sviluppo equilibrato con forti compatibilità sociali e ambientali e di superare le difficoltà, nonostante l'infame blocco imposto dall'imperialismo degli Stati Uniti e una Europa, nel migliore dei casi, prevenuta e ostile ad ogni processo di autodeterminazione capace realmente di opporsi alle leggi del capitale internazionale. Ecco perché tante menzogne e propaganda anticomunista all'annuncio degli aggiustamenti economici in corso. La nostra Delegazione era a Cuba e abbiamo potuto verificare come i compagni del Partito Comunista e il popolo cubano abbiano immediatamente espresso un profondo e sentito riconoscimento positivo dei cambiamenti in atto e con la dignità, la lealtà e la consapevolezza che il Partito e il processo rivoluzionario dispone di quadri di una generazione intermedia preparata e capace di dirigere la complessità delle prossime tappe del socialismo,in una condizione ancora più difficile per governare il paese nell'attuale fase di grave crisi sistemica del capitale internazionale, cercando al contempo di creare le condizioni per un'opportunità di cambiamenti nel contesto mondiale in chiave anticapitalista e socialista rivoluzionaria.
La nostra Delegazione esprime un sentito ringraziamento al Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, al Governo, all'ICAP e alle Istituzioni per questo invito che rafforza ancora di più la nostra amicizia e il legame al processo rivoluzionario, al popolo, al governo cubano.
La nostra Delegazione ha ribadito che continuerà a promuovere, organizzare e appoggiare ogni tipo di iniziativa politica antimperialista che richieda l'immediata fine del blocco e l'incondizionata libertà dei 5 rivoluzionari cubani, difendendo il processo rivoluzionario autodeterminato di un paese come Cuba il quale, nonostante un blocco sempre più restrittivo e con la crisi internazionale, sta portando avanti una resistenza decisamente eroica; una resistenza e difesa del socialismo a cui partecipano il popolo e il governo di Cuba diretti da un forte e dinamico Partito Comunista.
Rinnoviamo da parte della Delegazione della Rete dei Comunisti e di Nuestra América, un sentito ringraziamento al Partito Comunista Cubano e a tutte le istituzioni di governo per le occasioni che ci ha offerto di incontri, interscambio politico e culturale che rafforzano sempre più una solidarietà attiva nel quadro di un internazionalismo di classe e rivoluzionario.
L'amplia diversificazione degli incontri, dei dibattiti e delle attività internazionali, e bilaterali sottolinea come Cuba resta per tutti i comunisti quell'eccezionale esempio rivoluzionario utile ed indispensabile al rafforzamento sul piano mondiale dell'ineludibile battaglia delle idee del socialismo rivoluzionario.
Per la Rete dei Comunisti si rafforza la convinzione dell'importanza fondamentale che l'esperienza dei comunisti cubani rappresenta, in termini d'esempio e di sacrificio per tutti i rivoluzionari, gli antimperialisti,gli anticapitalisti, i comunisti di tutto il mondo, per il rilancio dell'iniziativa dell'interno movimento di classe e comunista internazionale.
La Rete dei Comunisti
Gennaio 2011
Pagina inviata da Luciano Vasapollo
(18 gennaio 2011)