"... con la mente aperta e con un gran desiderio d'ascoltare il Papa" — ed ha assicurato che — "divide con lui i valori del rispetto alla vita, della dignità dell'uomo e della libertà".
"La storia ha dimostrato che le democrazie non si dichiarano guerra e perciò il modo migliore per rafforzare la pace è promuovere la libertà" — ha aggiunto.
"Sarà la prima visita del mandatario nordamericano a Benedetto XVI. Il suo ultimo viaggio in Italia è stato nell'aprile del 2005 per i funerali di Papa Giovanni Paolo II" — segnala l'agenzia.
In una delle mie riflessioni ho detto che non sarò né il primo né l'ultimo che Bush ha ordinato — o autorizzato i suoi agenti — di uccidere. Nell'apprendere la sua inusitata dichiarazione, ho pensato che se Bush avesse letto qualche libro di storia, sarebbe cosciente che proprio lì a Roma nacque un impero che ha nutrito il vocabolario del linguaggio politico per quasi duemila anni e, nel corso del tempo, nacque anche lo Stato del Vaticano dopo la promulgazione da parte di Costantino dell'editto di Milano a favore degli adepti della religione cristiana, all'inizio del IV secolo della nostra era.
Gli storici narrano che l'imperatore Nerone, che aveva ordinato l'incendio della capitale dell'impero, nel pieno della tragedia esclamò soddisfatto:
"Che grande poeta muore!"
Se gli storici avessero ragione! Se Bush fosse un poeta! Se gli abitanti del pianeta fossero soltanto quelli dell'epoca! Se non esistessero le armi nucleari, chimiche, biologiche e di distruzione di massa! Anche se si trattasse di un fatto triste, compresa la morte del poeta, chi si allarmerebbe per l'incendio di ciò che oggi sarebbe solo un grande villaggio?
È evidente che Roma non è ancora compresa nei suoi 60 ed oltre oscuri angoli del mondo che le forze militari statunitensi devono essere pronte ad attaccare preventivamente e in modo inatteso, come proclamato da Bush a West Point il primo giugno 2002.
Bush pretende ora di abbindolare il Papa Benedetto XVI. La guerra in Iraq non esiste, non costa un centesimo, né una goccia di sangue, né sono morte centinaia di migliaia di persone innocenti in un vergognoso baratto di vite umane in cambio di petrolio e gas, imposto con le armi ad un popolo del Terzo Mondo. Non esistono nemmeno i rischi di un'altra guerra contro l'Iran, compresi i possibili attacchi nucleari tattici per imporre la stessa infame ricetta. Siamo tutti obbligati a credere che la Russia non si senta minacciata da una possibile pioggia di proiettili nucleari, annientatori e precisi, che diano luogo ad una nuova e sempre più pericolosa corsa agli armamenti.
Seguendo il goffo corso delle sue grossolane menzogne, potremmo domandarci: Perché Bush ha posto in libertà un terrorista famoso e reo confesso come Posada Carriles proprio lo stesso giorno in cui si commemorava il 45° Anniversario della sconfitta imperialista di Girón?
Peggio ancora, gli dispiacerà forse almeno un po' l'ingiustizia di tenere in prigione, alcuni di loro con due ergastoli, i 5 eroi cubani che informavano la loro patria sui piani terroristi? Proibito pensare che Bush ignorasse chi finanziò gli innumerevoli piani per uccidere Castro!
Abbiamo visto fare a Bush strane ed insensate smorfie mentre parlava in cerimonie ufficiali alla presenza di senatori e rappresentanti degli Stati Uniti, vantandosi dei nemici eliminati su suo personale ordine. Ha creato dei centri ufficiali di tortura ad Abu Ghraib e nella base navale di Guantánamo; i suoi agenti, in modo illegale, hanno compiuto sequestri di persona in numerosi paesi dove gli aerei della CIA volavano, compiendo viaggi segreti, con o senza il permesso delle autorità competenti. Le informazioni dovevano essere ottenute utilizzando delle ben studiate torture fisiche.
Come gli è venuto in mente che il Papa Benedetto XVI possa condividere con lui i valori come il rispetto per la vita, la dignità dell'uomo e la libertà?
Cosa ci dice il dizionario della lingua spagnola?
Frottola: menzogna abilmente mascherata.
Abbindolare: ingannare, confondere, approfittando del candore dell'ingannato.
Ho promesso brevi riflessioni, rispetto quindi la parola data.
Fidel Castro Ruz
7 giugno 2007
Ore 16:45
Pagina inviata dall'Ambasciata di Cuba in Italia
(8 giugno 2007)