Cuba

Una identitŕ in movimento


Al compás del danzón

Keke Orun


"A mi me gusta el danzón... " , lo dice una rima di una celebre rumba, e sottoscrivo in pieno. Ma che cosa sia questo danzón, non sono in molti a saperlo fuori dall'Isola. Perfino a Cuba, dove tutti sanno che cos'č e come suona, sono rimasti in pochi a sapere come si balla e raramente hanno meno di settant'anni...

Si, perché il danzón č innanzitutto un ballo, anzi, per molto tempo č stato "Il Ballo" per antonomasia, quello per cui le coppie si mettevano l'abito piů elegante e andavano al salón, dove orchestre di archi, flauti e percussioni accompagnavano serate sfavillanti.

Il danzón č il parente ricco di tanti altri balli da sala piů recenti, il piů celebre dei quali č il cha-cha.

Musicalmente č una costruzione perfetta, basata su moduli orchestrali cadenzati su variazioni di danza e contradanza, dalle chiare radici europee per quanto riguarda la melodia, ma assolutamente cubana nel virile movimento dei timbales, che proprio in questo genere hanno trovato il loro regno. Nel danzón questo strumento magnifico, a metŕ strada tra i classici timpani e le percussioni afrocubane, hanno trovato il terreno per svilupparsi e diventare quello che sono oggi.

Il danzón č anche uno dei pochi generi musicali che puň dire di avere una data e un luogo di nascita: Matanzas, primo gennaio 1879, quando Miguel Failde presentň la sua composizione "Las Alturas de Simpson". Da quel momento il danzón divenne una febbre che coinvolse l'alta societŕ cubana e anche quella borghesia mulatta che amava ballare ma voleva mantenere le distanze dal "volgare" folklore afrocubano. Il danzón fece scandalo: i corpi erano troppo vicini e i timbales troppo ammiccanti. Ma fece presa tanto che attraversň tutto il ventesimo secolo facendo la fortuna di artisti come Barbarito Diez, la voce di velluto, e di orchestre tuttora in auge come la Aragón. Poi, son, salsa, mambo e cha-cha presero piede soppiantando il troppo compassato ballo dell'abanico (ventaglio) e delle gonne lunghe.

Come tutte le mode, anche il danzón sembra destinato ad avere il suo momento di ricorso storico. A Cuba sono diversi i gruppi di appassionati che si incontrano periodicamente per rinverdire i fasti di questo genere musicale, mai del tutto tramontato e spesso rigenerato in versioni moderne da artisti contemporanei che ne hanno offerto riletture preziose (per esempio in chiave jazz).

Č vero che spesso i membri piů giovani di questi club di amanti del danzón hanno circa settant'anni, ma pare che ultimamente parecchi giovani stiano riscoprendo questo ballo sobrio e raffinato. Č per questo che all'Habana nel 2005, per il secondo anno consecutivo, č stato dedicato al danzón un festival specifico, con convegni, seminari, dimostrazioni di ballo, concorsi e concerti. Quest'anno il festival ha ospitato anche musicisti ed esperti dal Messico, paese in cui il danzón si č felicemente trapiantato e dove č rimasto sempre in voga, anche quando a Cuba sembrava tramontato.


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