Cuba

Una identità in movimento


Condividere la felicità (Parte II). Cuba e l'Università del Futuro che sognò Mella

Adys M. Cupull Reyes


    "La nostra cultura ed i nostri sforzi — ha detto Julio Antonio Mella — hanno come scopo quello di rivoluzionare le coscienze degli uomini di Cuba perché formino una società nuova, libera da parassiti e malfattori".

Le sue parole erano dirette al popolo di Cuba e agli alunni dell'Università Popolare "José Martí", fondata con un accordo preso durante il Primo Congresso della Federazione degli Studenti Universitari, approvando così la proposta fatta da Mella. Sono state pubblicate nella Nueva Luz, il 3 agosto 1924.

Il giovane cubano, fondatore della Federazione degli Studenti Universitari e della Confederazione degli Studenti di Cuba, del Primo Partito Comunista e della Lega Antiimperialista, tra le altre associazioni, dava molta importanza allo studio, alla elevazione culturale, proponeva la necessità di risvegliare nei giovani l'amore per la carriera scelta e per la cultura.

In un altro scritto, pubblicato durante il suo soggiorno in Messico, chiarisce il concetto Socialista della Riforma Universitaria, e spiega:

    "Lottiamo per una Università più legata alle necessità degli oppressi, per una Università più utile alla scienza e non alle caste plutocratiche".

E la nuova Università la chiamò "Università del Futuro", senza attivisti parassiti, né capitalisti sfruttatori.

E puntualizzò che se si andava ad intraprendere la Riforma Universitaria con serietà e spirito rivoluzionario, questo non poteva essere fatto senza uno spirito socialista, l'unico spirito rivoluzionario. Questo è oggi lo spirito che anima tutte le trasformazioni ed i cambiamenti che sono in gestazione nel Sistema Educativo Superiore a Cuba.

Sono 15 anni, da quel 7 marzo, quando il Comandante Capo della Rivoluzione Socialista Cubana, Fidel Castro Ruz, scrisse nel Palazzo Centrale dell'Informatica, inaugurato nella città de La Havana:

    "Provo invidia".

Oggi, nel 2006, mentre si commemora il XV anniversario di quel fatto trascendentale, Fidel ha affermato e scritto, nella medesima istituzione scientifica, che quel giorno, per molte ragioni in questo mondo, lui era il rivoluzionario più felice.

Aveva certamente davanti a sé i risultati di un Programma, il cui funzionamento era stato assegnato alla Gioventù Cubana, aveva davanti i successi di un'altra esperienza cubana per condividerla con i popoli del mondo.

Quel giorno ha analizzato l'inizio dell'apprendimento di massa delle Scienze Informatiche a Cuba, un paese che non aveva alcun sviluppo nella tecnica informatica, ed oggi l'esperienza è diventata di massa, la gioventù cubana ha le conoscenze , anche se minime, ha detto, della tecnica avanzata, per lo sviluppo futuro dell'umanità.

Ha parlato del programma degli Joven Club, che è iniziata con 32 sale di informatica che poi gradualmente arrivarono ad essere 300, per continuare ad aumentare fino a 600, che sono quelli attualmente esistenti a Cuba. A partire da questo momento si eserciteranno 200 mila giovani all'anno.

In 15 anni, un passo dopo l'altro, si è arrivati a dare la possibilità di iscriversi nei politecnici di informatica a 40.000 alunni. Ed è stato possibile per 950.00 giovani frequentare i corsi negli impianti nuovi.

Una gioventù sana, forte, colta, antimperialista, cresce davanti alle responsabilità, e le assume, crea, rinnova. Ha appreso che con poco si può fare l'utile ed il necessario non soltanto per il popolo cubano, ma anche per i fratelli dell'America Latina, e per tutto quello che è necessario.

Certo niente allontanerà le nuove generazioni di cubani dal sentimento di solidarietà che praticano e che hanno ereditato dai loro eroi. Nessuno è escluso dall'acquisire le conoscenze, e senza costo alcuno. Ariel Rodriguez Linares è un chiaro esempio di questo. Questo giovane si è laureato nelle aule del Palazzo Centrale dell'Informatica ed insegna a ciechi e ipovedenti tra i 15 ed i 60 anni. Sono opportunità e diritti che hanno i cubani, in questi casi, senza limiti di età.

Oggi, il paese può contare su di una Università delle Scienze Informatiche che produce software educativi e che, praticamente, si autofinanzia. Una pleiade di giovani professori e quadri della Unione dei Giovani Comunisti, professionisti di esperienza guidano lo sviluppo di questa Scienza, che sta sulla strada per diventare una forza economica, politica e scientifica.

Questo giorno, nel Palazzo Centrale dell'Informatica, Fidel ha detto:

    "Vedremo ora quello che succede quando tutti questi talenti si dispiegano e si consacrano alla creazione. Dobbiamo abituarci ad un mondo nuovo che va cambiando intorno a noi...".

I servizi di Internet a Cuba compiono 10 anni dalla loro installazione. Essi permettono l'accesso dei lavoratori e degli studenti, degli storici, giornalisti e scienziati alla fonte della conoscenza universale, e costituiscono un modo per far conoscere al mondo la verità della Rivoluzione Socialista, per denunciare gli atti di terrorismo che dagli Stati Uniti si forgiano contro la sua popolazione civile, e per divulgare i successi in tutte le manifestazioni dell'arte e della letteratura, dello sport, della scienza, della salute. Gli impianti stanno installati nelle differenti istituzioni statali, nelle organizzazioni non governative e da persone con accesso individuale alla rete delle reti.

Altre attrezzature si trovano in centri culturali e di studio, in centri industriali, della salute, nel sistema bancario e negli uffici postali. Attualmente esistono circa 900.000 utenti della posta elettronica, per cui sono destinate sale pubbliche che offrono questi servizi.

Il 100% dei Centri Educativi del paese usano le Tecnologie Informatiche come appoggio ai programmi delle classi, nei quali si utilizzano altri mezzi audiovisivi come televisori e video.

In mezzo a questa effervescenza scientifica, la gioventù universitaria cubana si prepara per la celebrazione del VII Congresso della FEU. Le attività preparatorie vengono effettuate da ogni università ed uno dei loro motti è il simbolo della continuità storica delle idee, dice:

    "... con il sogno di Mella e la guida di Fidel".

La convocazione uscita sulla stampa segnala i seguenti dati:

  • 200 000 giovani membri della FEU si incontrano per i preparativi del Congresso;

  • di essi, più di 75 000 si sono uniti alle Brigate Universitarie del Lavoro (BUTS), dando importanti contributi nella Società;

  • più di 53 000 studenti di Medicina sono impegnati con compiti differenti nel Sistema di Cura Primaria della Salute;

  • 1 400 di essi appartengono al Contingente Medico Internazionalista Henry Reeve;

  • 20 000 studenti di Pedagogia danno lezione direttamente nelle aule;

  • 5 000 studenti di altre facoltà danno lezione su insegnamenti diversi;

  • 8 000 studenti si incontrano nell'Università delle Scienze Informatiche, e si impegnano come lavoratori sociali durante le loro vacanze, nel seguire con cura i pazienti della Operazione Miracolo, azione importante della solidarietà cubana che ha ridato la vista a più di 200 mila persone. Cuba è il primo paese al mondo nel trattamento delle malattie della vista, specialmente della cataratta congenita;

  • 2 500 studenti di Diritto sono collegati alla Procura della Repubblica ed ai Tribunali;

  • 2 000 studenti di Economia e Contabilità danno un contributo al Controllo Interno delle Imprese;

  • 1 500 studenti di Educazione Fisica collaborano negli Ambulatori di Riabilitazione Fisica e di Fisioterapia e in altri progetti di comunità più in difficoltà;

  • vanno inclusi migliaia di studenti universitari del MINT e del MINFAR;

  • nelle 23 Facoltà di Medicina sono ricevuti 23 mia studenti di 110 paesi;

  • più di 149 700 giovani si sono laureati in diversi corsi dei Programmi della Rivoluzione, grazie alla Battaglia delle Idee. Più di 28 mila sono lavoratori sociali;

  • 12 000 giovani provenienti da diverse parti del mondo studiano nella Scuola Latinoamericana di Medicina, ELAM;

  • più di 20 000 medici e tecnici cubani che prestano servizio in Venezuela stanno utilizzando l'informatica per studiare le lingue e per ottenere diplomi e dottorati in Medicina.

L'Universalizzazione dell'Insegnamento a Cuba è un'esperienza resa possibile dalla Rivoluzione Socialista che ha permesso ad operai e professionisti di superare se stessi in ricerche e studi che elevano il loro livello accademico e professionale. Nuovi diplomi sono stati incorporati nei progetti di studio per specializzare il personale che sarà responsabile delle trasformazioni necessarie della Società;

  • 958 sedi universitarie sono sparse in tutto il paese;

  • 169 sedi universitarie municipali sono del Ministero dell'Educazione Superiore;

  • 30 sedi universitarie appartengono all'area "Alvaro Reynoso" , e di queste 84 sono situate in centrali zuccheriere;

  • 18 sedi di Studi Superiori sono situate in prigioni;

  • 240 sedi universitarie appartengono all'INDER;

  • 169 sedi municipali appartengono alla Salute Pubblica;

  • sono migliaia gli studenti lavoratori che seguono Corsi Universitari a Distanza.

Del Programma di Universalizzazione dell'Insegnamento beneficiano migliaia di uomini e donne della Terza Età, Membri del Movimento dei Pensionati che frequentano le aule della Facoltà Universitaria dell'Adulto. È un programma appoggiato dal Ministero dell'Educazione Superiore e dal Centro dei Lavoratori di Cuba. Una esperienza che è cominciata gradualmente e che oggi conta varie sedi, in ciascuno dei 169 municipi del paese.

I successi nello Sport sono arrivati al massimo nello scorso mese di marzo, il popolo felice acclamò l'Equipo Cuba de Béisbol, una rappresentanza di giovani sportivi il cui operato nel Primer Clásico Mundial 2006 fu riconosciuta dagli specialisti, dai commentatori e dalla critica mondiale come eccellente, commossero il popolo cubano che senza distinzioni acclamarono ai loro compatrioti che vinsero la Medaglia d'argento.

Le Brigate Giovanili del Lavoro, BTJ, mostrano nuovi stili di vita nel lavoro con ingegneri, agronomi, matematici, biologi e tecnici informatici che applicano le nuove scienze e tecniche nel lavoro dei campi. Trasmettono le loro conoscenze ai contadini, proprietari della terra.

Convinti della giustezza delle loro idee, e del loro operato, gli studenti escono in Brigate Universitarie di Lavoro Sociale (BUTS) per incontrarsi con il popolo, interpretando il sentimento del momento storico che gli è toccato di vivere, e il dovere di cambiare tutto quello che deve essere cambiato, contribuendo con la loro partecipazione alla conquista delle uguaglianze e libertà piene, si emancipano loro stessi, con i loro stessi sforzi in questo anno della Rivoluzione Energetica, anno in cui hanno collaborato con i Lavoratori Sociali.

In mezzo all'effervescenza scientifica, gli studenti si preparano per il loro VII Congresso della FEU che sarà arricchito dai dibattiti ed opinioni sul momento trascendentale che vive la specie umana. Julio Antonio Mella, il loro Presidente Fondatore, e il Presidente Onorario José Antonio Echeverría, scendono per le scalinate: una, all'Università della Collina; l'altra, alla'Università delle Scienze Informatiche. Per tutte le Università, con la Rivista Alma Mater in mano. Loro due accompagnano gli universitari nella loro funzione sociale, perché sono la loro ispirazione nel cammino di perfezione dell'amata Patria.

Gli studenti concretizzano il sogno di Mella con la guida di Fidel. Scelgono le sue parole, scritte negli Appunti sul pensiero di José Martí (un opuscolo che dedicò all'Apostolo) dove spiega che il Maestro, organicamente rivoluzionario, fu l'interprete di una necessità sociale di trasformazione in un dato momento storico. Nella sua analisi si riferisce all'internazionalismo di José Martí. Dice che nonostante fosse un rappresentante genuino della Rivoluzione Nazionale, mai ignorò il carattere internazionale della lotta rivoluzionaria. E citando, continua:

    "Si definisce un figlio dell'America. Certo. Soltanto, bisogna interpretare la parola come 'Madre America' e quindi possiamo affermare che: non c'è stato un altro rivoluzionario della fine del secolo passato che amasse di più il continente e che lo servisse di più con la penna, la parola e la spada (…) internazionalismo significa innanzitutto liberazione nazionale dal giogo imperialista straniero e, congiuntamente, solidarietà estesa agli oppressi delle altre nazioni ".

Così marcia per l'America e per il mondo l'esercito della luce di Cuba.


Fonti

    Julio Antonio Mella , Documenti e Articoli, pagg. 271-272.

    Fidel Castro, Discorso del 17 novembre 2005.

    Juventud Rebelde, 8 marzo 2006.

    Juventud Rebelde, 2 Aprile 2006.

    Granma, 27 Aprile 2006.



Parte I — Parte II




Traduzione dallo spagnolo di Palmira Barchetta




Pagina inviata da Froilán González y Adys M. Cupull Reyes
(3 luglio 2006)


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