Cuba

Una identità in movimento


Nasce il Comitato di Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo"

Comitato di Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo"


Vediamoci a Roma, viale Irpinia 50, il 31 gennaio 2004 dalle ore 19.00

Presidente Onorario il professor Giustino Di Celmo, Presidente Ines Venturi (già Presidente Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli, operatrice sociale), in Cuba: Cecilia Laganà, Maria Elena Pena, Graciela Ramírez (già Coordinatrice Comitato Internazionale per i 5 Eroi Cubani). In Italia: Fernando Iannaccone, Michele Capuano, Osvaldo Bisello, Elio Lamari, Enrico Giardino, Riccardo Fortuna, Alberto Polinori, Ferdinando Bucci, Maria Teresa Pistelli, Fabio Massimo Vernillo, Bruno Giordani, Giuseppe Vernillo, Maria Antonietta Artusa, Edoardo Nucci, Cristina Damiani, Mauro Pascolini.

I riferimenti nelle varie regioni d'Italia (attualmente Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Lombardia, Liguria) già in parte comunicati saranno ratificati successivamente all'assemblea di fondazione a Roma del 31 gennaio 2004 presso la Casa dei Popoli con la partecipazione dell'Ambasciata di Cuba in Italia.


Perché il "Comitato di solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo"

Una delegazione italiana dell'AIASP (Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli) ha avuto a Cuba una serie di incontri ufficiali con rappresentanti della società cubana, durante i quali sono stati discussi temi della attualità politica riguardante i due paesi interessati. A conclusione di questi incontri, si è proposta la creazione di un Comitato incaricato di promuovere un rapporto bilaterale organizzato tra i due interlocutori, fatto di azioni comuni e di reciproco scambio informativo e comunicativo.

In sostanza, far conoscere e sostenere le ragioni e le priorità di Cuba in Italia nonché il punto di vista e le azioni degli interlocutori italiani a Cuba ed in America Latina.

Questo rapporto bilaterale viene avviato prioritariamente sui temi della cosiddetta "lotta al terrorismo". Uno slogan — astratto, ambiguo ed indeterminato, nel tempo e nello spazio — nonché un pretesto — lanciato da Bush e dai suoi alleati (Blair, Sharon, Aznar e Berlusconi) ed amplificato dai grandi mass-media — per invadere militarmente Paesi sovrani "diversi", per cancellare il Diritto internazionale e quello dei popoli, per criminalizzare ed azzerare il dissenso e le lotte sociali, per instaurare — all'interno ed all'esterno — regimi autoritari e guerrafondai in "illegale, preventiva e continua" emergenza.

La storia antica e recente di Cuba — della sua Repubblica come della sua isola — dimostra tutta la falsità e la ipocrisia imperialista nella reclamizzata "lotta al terrorismo".

Al riguardo ecco alcuni fatti recenti, poco ripresi anche dai media italiani:

  • il giovane italiano Fabio Di Celmo è stato assassinato a Cuba il 4 settembre 1997 dai terroristi anticubani, foraggiati e sostenuti da decenni dai governanti USA e dalla CIA. Pur essendo reo-confesso il mandante vive impunto per questo delitto in Panama e nulla si è fatto da parte dell'Italia per pretendere giustizia. Un caso, che si aggiunge a molti altri omicidi impuniti, "irrilevante" per il Governo italiano. È noto che il terrorismo e gli atti di sabotaggio contro la repubblica cubana si sono moltiplicati con la Amministrazione Bush. A Miami circolano liberi i veri terroristi. Il padre di Fabio — Giustino Di Celmo — ha deciso di rimanere a Cuba, come cittadino cubano, per vivere i valori del figlio e rivendicare giustizia per il suo assassinio. Questo nome costituisce dunque un ponte ideale tra i due Paesi in tema di lotta al terrorismo.

  • Cinque cittadini cubani — incaricati, per un accordo USA-CUBA, di prevenire e scoprire autori e mandanti del terrorismo sull'isola — sono stati fermati illegalmente e trasportati nelle carceri di Miami e sono ancora detenuti: le ragioni (inaccettabili) e le condizioni della loro detenzione violano le norme del Diritto internazionale nonché le stesse leggi USA. Sventando ben 120 attentati terroristici sull'isola, i cinque cubani hanno infastidito i governanti USA che non lottano contro "il terrorismo", ma lo promuovono e lo coprono. Una verità che la trasmissione di RAI3 "Report" del 23-9-03 ha dimostrato ampiamente. Lo stato cubano — ci sembra giustamente — chiama "eroi o patrioti" questi suoi 5 cittadini.

  • I governanti USA applicano da 44 anni a Cuba un embargo pesante , senza alcun motivo sostenibile. Esso è costato e costa al popolo cubano grandi sacrifici, non solo economici. I danni materiali totali per questo periodo sono stimati in 72.000 milioni di dollari: una cifra enorme, soprattutto per un Paese povero. Anche l'embargo USA — un atto piratesco e terroristico — è stato reso più pesante in questi ultimi anni. Nonostante ciò, Cuba vanta un sistema sociale e di solidarietà internazionalista che non ha uguali in tutta l'America Latina e che fa invidia anche ai Paesi opulenti e sfruttatori, dove diritti e garanzie stanno finendo.

  • Sull'isola di Cuba — nella loro base militare di Guantanamo — gli USA detengono — in condizioni "sub-bestiali" ed a tempo indeterminato — 600 persone, tra le quali diversi bambini, originari di 42 Paesi diversi. Queste persone — prelevate in Afghanistan — non sono accusate di nulla. Sono stati definiti dagli USA "combattenti illegali", in modo che il loro trattamento carcerario possa violare tutti i trattati internazionali e le stesse leggi carcerarie. Si tratta di una detenzione "totalitaria, piva di regole e di speranza", in cui tutto è possibile, inclusa la morte, senza che questo possa essere considerato un delitto. Una situazione che rievoca, e forse aggrava, i campi di sterminio nazisti. Una provocazione tanto più feroce perché attuata su un'isola il cui governo legittimo viene accusato dagli USA di non rispettare i diritti umani (!!?). L'umanità e gli Organismi internazionali possono accettare tutto questo? In nome di cosa? Per quanto tempo ancora?

  • L'embargo USA impedisce a Cuba di collegarsi con la rete mondiale di comunicazione, che pure passa vicino al suo territorio. Una prepotenza illegale che nega allo Stato cubano il DIRITTO A COMUNICARE, un diritto primario riconosciuto ad ogni Stato del mondo. Di qui l'importanza di far conoscere e sostenere, anche in Italia, il punto di vista di Cuba sulle questioni internazionali e sulle vicende interne (spesso mistificate e strumentalizzate). Un tassello del centro di documentazione internazionalista che è parte del nostro programma. È noto che il socialismo cubano rappresenta un esempio positivo e vincente per molti Paesi e popoli del mondo, non solo latinoamericani. Un esempio tanto più scomodo oggi ai vati del capitalismo, i cui disastri umani, economici ed ambientali si vanno moltiplicando, anche nei Paesi opulenti. Perciò i governanti USA — servi di un modello politico-sociale che fa acqua anche all'interno del Paese — puntano a rovesciare il socialismo dell'isola.

Sono queste ragioni che ci spingono a rilanciare in modo innovativo i nostri legami con popoli e Stati vessati, di cui Cuba è un esempio storico. Si tratta — a nostro avviso — di un nuovo Internazionalismo che include e va oltre la solidarietà tradizionale, adeguato cioè a questa particolare fase storica.

Le vicende di Cuba e le sue risposte ci illuminano da sempre nel nostro impegno quotidiano. Anche qui in Italia ed in Europa stiamo subendo le stesse logiche e le stesse inaccettabili "ricette neoliberali". Perciò l'incontro e l'alleanza di popoli e di Stati — che si vogliono sovrani — diventa essenziale. Una sfida globale che non riguarda solo il cosiddetto "popolo di Seattle", ma i lavoratori, i cittadini, gli utenti, i consumatori, quale che sia la loro matrice ideologica e storica. Per tutto questo — coscienti di tutti i nostri limiti e senza pretese egemoniche — pensiamo sia necessario far nascere questo Comitato contro il terrorismo, intitolato: "Comitato di solidarietà con Cuba Fabio di Celmo" contro il terrorismo e per i 5 patrioti cubani.

Nel mese di marzo si terrà una udienza del processo ai cinque patrioti cubani incarcerati negli USA: obiettivo del "comitato" è quello di informare sul processo e lottare per la rapida liberazione dei 5 "ostaggi", vittime emblematiche della presunta lotta al "terrorismo" di Bush e soci.

Sulla sponda italiana daremo a questo Comitato un minimo di struttura organizzativa, per sostenere i vari aspetti della iniziativa avviata. Il giorno 12 gennaio 2004 sono inviati in USA a freethefive 400 dollari per l'acquisto di una pagina sul New York Times per i 5 eroi: primo atto concreto di solidarietà internazionale del comitato e saranno pubblicati in Italia manifesti ed opuscoli che chiedono diritti e libertà per gli stessi. Un opuscolo sarà realizzato anche per chiarire tutta la vicenda e la richiesta di giustizia che riguardo Fabio Di Celmo.

Il giorno 31 gennaio 2004 il "Comitato" sarà formalizzato a Roma, in viale Irpinia 50, con invito alla ambasciatrice in Italia della Repubblica cubana. Il comitato interverrà con comunicazioni ampie e verso il Parlamento Italiano per la giustizia riguardo il delitto che costò la vita al nostro Fabio Di Celmo e per interrogazioni riguardanti la violazione dei diritti umani per i prigionieri dell'impero.

Non saranno tralasciate iniziative di solidarietà per rafforzare amicizia e scambi culturali (dalle scuole per disabili allo sviluppo dello sport internazionale e della medicina nel mondo).

Noi confidiamo che le finalità e le ragioni del "Comitato" siano condivise da molti, quindi non solo da coloro che sul fronte cubano già stanno da decenni. Auspichiamo che questo messaggio sia raccolto e si diffonda. Potrà avvenire anche in forme e modi diversi da quelli che noi pensiamo di perseguire. Tuttavia il comitato realizzerà documenti filmici e quanto altro di necessario per la verità su Cuba, la sua rivoluzione e le nefandezze dell'impero. L'importante è ottenere risultati significativi nell'interesse dei nostri due popoli.

SEI INVITATO: TI ASPETTIAMO, COMUNICA LA TUA ADESIONE , PARTECIPAZIONE


Info: aiasp@tiscalinet.itforumdac@romacivica.it — telefax 06.2752439 — telefax 06.21801023.


Comitato di Solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo


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Webmaster: Carlo Nobili — Antropologo americanista, Roma, Italia

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