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Cuba |
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Una identità in movimento | ||
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Crearán Comité de Solidaridad Fabio Di Celmo en Italia
Deisy Francis Mexidor
"En este mes de enero del 2004 presentaremos oficialmente en Roma el Comité de Solidaridad con Cuba Fabio Di Celmo, con el objetivo de luchar contra el terrorismo, por la liberación de los Cinco Héroes y todas las causas relacionadas con la defensa de esta Isla".
Así afirmaron a "Juventud Rebelde" Inés Venturi, presidenta de la Asociación Internacional de Amistad y Solidaridad con los Pueblos (AISP), y Michele Capuano, secretario nacional de Democracia Popular (Izquierda Unida), de Italia, durante una reciente visita a La Habana, en la cual sostuvieron intercambios con representantes de diversos sectores de nuestra sociedad.
Ambos están muy vinculados a la Mayor de las Antillas en aquella nación europea en momentos en que
"... tenemos un gobierno de centroderecha y una izquierda confundida, todo lo cual nos hace afirmar que vivimos una coyuntura difícil", precisa Michele.
Múltiples son las actividades que se programan allá en el ámbito de la solidaridad, pero
"... en todas puntualizaremos que se debe hablar de la lucha contra el terrorismo, por lo que ha costado a este pueblo, principalmente porque ha sufrido la muerte de miles de cubanos y de un joven italiano".
También prevén pedir
"... al Parlamento que se pronuncie porque se ejerza la justicia respecto al autor intelectual del asesinato de Fabio Di Celmo, Luis Posada Carriles, que debe ser procesado en Panamá".
Esclarecer desde Europa
"Realizar la labor de solidaridad adquiere un valor extraordinario, porque además de intentar sumar voluntades a favor de la causa de Cuba tenemos que esclarecer e informar", continuó Michele Capuano.
— Es una necesidad urgente que se conozca el caso de los Cinco en Estados Unidos. En ese sentido hay que trabajar fuerte. "Estoy seguro de que el pueblo norteamericano se pronunciaría contra la injusticia que se está cometiendo, porque el verdadero pueblo es el de Mumia, ejemplo del hombre nuevo en Estados Unidos; es el que se alza contra la guerra, es el país de Sacco y Vanzetti, de Ángela Davis, de los Rosenberg, de Malcom X, de Leonard Peltier, de los indios americanos".
Documento Partito Comunista Cubano Si è realizzato nella sede nazionale del Partito Comunista Cubano, piazza
della Rivoluzione, un incontro tra Abelardo Curbelo Padrón, Coordinatore per l'Europa del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del PCC, Yamila Pita, Funzionaria del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del PCC, Michele Capuano, segretario nazionale di Democrazia Popolare (Sinistra Unita) e Inés Venturi, presidente dell'Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli e del Comitato di Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo".
Democrazia Popolare ha avuto occasione di comunicare la sua "breve" storia e il suo programma consegnando, inoltre, materiali documentativi di un percorso che viene da lontano e che guarda alla costruzione, indagando il presente, di un mondo nuovo nell'attualità del marxismo-leninismo, delle
lezioni di Antonio Gramsci e di grandi pensatori e combattenti pratici che la storia ci ha consegnato e ragionando criticamente sulle diverse esperienze rivoluzionarie e socialiste (passate e presenti). Si è parlato dell'originalità della Rivoluzione Cubana che affonda le sue radici nel solco profondo tracciato da José Martí e che si rinnova quotidianamente in un socialismo creativo e delle libertà. Si è approfondita la questione dei Popoli del Sud e delle lotte per il loro riscatto (dal Venezuela alla Palestina, dalla Bolivia all'Africa, dall'Asia alla Colombia, dalla periferia delle grandi metropoli capitalistiche alle terre di imposti esodi di massa), della Rivoluzione in Occidente, della crisi strutturale del sistema basato sul profitto per pochi e della sua gestione che determina l'immensa organizzazione mondiale delle disuguaglianze con conseguente ampliamento di drammi che attanagliano l'umanità (dalle guerre predatorie al neo-colonialismo, dalla miseria alla mancanza di cura, dalla fame all'emarginazione sociale, dall'analfabetismo cronico o di "ritorno" alle distruzioni ambientali), del neo-imperialismo che agisce in superficie ed in profondità, del terrorismo internazionale fomentato da una politica cieca di odio e violenza, della cultura e di una necessaria riforma intellettuale e morale, della resistenza di un significativo movimento internazionale che, pur tra contraddizioni, lotta e lavora per un pianeta migliore. Cuba in questa realtà, nonostante un pluridecennale Bloqueo voluto quasi esclusivamente dagli Stati Uniti e da Israele, rappresenta uno dei fari sempre accesi per rendere credibile la vittoria della civiltà sulla barbarie. L'incontro ha avuto momenti emozionanti quando si è affrontato il tema della libertà dei cinque eroi cubani ingiustamente detenuti nelle carceri USA, del giovane italiano Fabio Di Celmo vittima di un terrorismo spietato contro Cuba che ha mietuto migliaia di vittime innocenti e che ha
la sua matrice nell'arroganza del governo statunitense, nella logica delle leggi ciniche del fondamentalismo di mercato e nelle mire egemoniche verso altri popoli e nazioni che intendono imporre un devastante "pensiero unico".
Difendere Cuba è quindi avanzare verso un possibile mondo nuovo e per questo obiettivo Democrazia Popolare si sente impegnata, in Italia (in Europa ed oltre la stessa), in un percorso unitario, plurale, aperto, privo di opportunismo. Cuba ha bisogno di solidarietà e chiunque lotta per il rinnovamento democratico e socialista della propria società ha bisogno di Cuba. Ha bisogno di Cuba chi non ha rinunciato ad una scelta di vita e a camminare su strade anche nuove ed inesplorate per l'avvento di una inedita concezione del mondo e della vita attraverso un intellettuale collettivo essenziale sostenuto da una nuova filosofia della "conscentia" e della "praxis", da un'etica dell'essere contro quella dell'avere e dell'apparire, oltre ortodossia, dogmatismo e revisionismo. Si è concordato, infine, di promuovere ulteriori incontri per rafforzare, nel rispetto di ogni autonomia, un'amicizia tesa a concretizzare un nuovo internazionalismo, una qualità della vita dignitosa per tutti e tutte, l'emancipazione e un pianeta dei popoli.
Gli incontri successivi con autorevoli dirigenti della JUC (l'Organizzazione della Gioventù Comunista Cubana) hanno rafforzato lo scambio di amicizia con la delegazione italiana e valorizzato ulteriormente la Battaglia delle idee che se per Cuba è già viva nella società nel mondo capitalistico deve iniziare a pulsare nel modo di essere di un'organizzazione comunista e rivoluzionaria e in ogni suo militante che nell'agire pratico deve andare a dimostrare la validità delle proprie idee. Nel 2004 verranno programmati interscambi tra il Forum Giovani di DP, le associazioni democratiche ed unitarie, studentesche e dei luoghi di lavoro dove operano gli stessi.
Durante la presenza in Cuba numerosi gli incontri, attraverso l'ICAP (l'Istituto che si occupa, in ogni continente e quindi con delegati anche per l'Europa e l'Italia, dei progetti di solidarietà in ogni campo), con scuole, officine di lavoro, Istituti Internazionali e anche per stranieri di Medicina o di Sport, realtà culturali. Conoscere Cuba e contrastare l'ipocrisia e la menzogna sulla sua storia e il suo presente è un atto di libertà imprescindibile per chiunque lotti, in qualsiasi parte del mondo, contro oppressione ed ingiustizie.
Fuente: Juventud Rebelde
Página enviada por: Edoardo Nucci
Cuba. Una identità in movimento
"Es cierto que aquí en Cuba hay disidencia — dijo —, pero es la disidencia de todo un pueblo del capitalismo. Y esa valentía de escoger un destino distinto es la que EE.UU. ha querido aplastar en estos 45 años".
"Para nosotros es muy importante la solidaridad con el pueblo cubano para contrastar la miopía del premier Berlusconi, junto a organizaciones de procedencia fascista, devastadoras de la unidad italiana, y de una Europa incapaz de sostener un análisis político autónomo en el escenario mundial".
"No obstante, agrupaciones como la nuestra desarrollan la solidaridad con la Revolución y dan a conocer la verdad sobre la realidad cubana. Somos una alternativa en la coyuntura actual en que se vive la Italia del fascismo, pero somos también la Italia democrática que se manifestó en Génova, en Nápoles y en múltiples plazas del país y de Europa para dar fe de que otra Italia es posible, es urgente y necesaria".
"He hecho análisis sobre la globalización imperialista y por ejemplo, se dice que es necesaria una alternativa al sistema imperial, pero esa alternativa no puede ser genérica".
"Es cierto que un mundo nuevo es maravilloso, sin embargo, es un término abstracto. La pregunta sería cuál es ese mundo nuevo, cuál es la propuesta. Por eso hay que difundir la experiencia de Cuba, la lucha de Lula, la resistencia del pueblo venezolano, esas son alternativas concretas".
"¿Cómo se puede defender a Cuba y a un pueblo entero desde allá? ¿Cómo se puede explicar al mundo que el capitalismo no es solo Norteamérica sino el drama en África, la miseria, las favelas, el tercer y hasta el cuarto mundo? Ese es el verdadero rostro del capitalismo".
"Cuba representa un faro, una luz para América Latina y el mundo".
— ¿Qué opinión le merece la necesidad de romper el muro de silencio en Estados Unidos en cuanto al caso de los cinco luchadores antiterroristas cubanos prisioneros políticos en penitenciarías federales estadounidenses?
Democrazia Popolare
La Habana, 8 dicembre 2003
http://www.jrebelde.cubaweb.cu/inocentes/2003/solidaridad/crearan6enero4.html
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