Cuba

Una identità in movimento

Appello alla mobilitazione per la liberazione dei 5 Patrioti Cubani

Comitato Nazionale 28 giugno



ALLA COSCIENZA DEI DEMOCRATICI E DEL POPOLO DELLA SOLIDARIETÀ.

Il 10 marzo 2004 a Miami inizia l'udienza d'appello contro le condanne ai 5 patrioti cubani detenuti nelle prigioni statunitensi per avere tentato di impedire azioni terroristiche organizzate dal territorio degli Stati Uniti contro Cuba e per aver tentato di scoprire gli autori degli attentati a Cuba alla fine degli anni '90. I 5 compagni cubani sono stati arrestati nel settembre 1998 e condannati a pene tombali da un tribunale di Miami, con l'accusa paradossale e incredibile di aver "pensato di cospirare tramite spionaggio e aver messo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti". Sono stati condannati senza testimoni e senza prove, sono tenuti lontani dalle loro famiglie, isolati gli uni dagli altri e non viene rispettato il loro status di prigionieri politici.

Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González, le cui condanne sommate corrispondono a 4 ergastoli e 77 anni di carcere, sono sotterrati in prigione perché‚ si stavano avvicinando troppo al mondo dei terroristi finanziati ed organizzati dal governo di Washington: queste le parole di Leonard Weinglass prestigioso avvocato dei diritti civili, difensore di Mumia Abu Jamal e di uno dei cinque condannati cubani.

L'azione terroristica promossa dai governi statunitensi contro quasi tutti i paesi dell'America Latina è lunga e documentata storicamente, così come il loro patrocinio sulle più cruente e sanguinose dittature militari; gli Stati Uniti, che si sono arrogati il diritto di portare la guerra ovunque in nome della lotta al terrorismo, coltivano, nel proprio grembo, fior fiore di criminali patentati, ingaggiati e addestrati dalla mafia terroristica cubanoamericana di Miami e i cinque patrioti cubani stavano combattendo il terrorismo perché‚ Cuba, più d'ogni altro paese, è stata ed è vittima d'ininterrotte azioni terroristiche sostenute da tutti i governi statunitensi da più di 40 anni.

Di questi avvenimenti se ne parla poco e niente in Italia e in Europa, nonostante l'impegno di premi Nobel, intellettuali e centinaia di personalità nel mondo per chiedere di liberare dal "hueco", il buco (cioè la prigione punitiva) i 5 cubani, ed anche per rendere giustizia ai familiari delle oltre 2000 persone che, in meno di due anni, sono "sparite" negli uffici delle varie polizie degli USA per le leggi antiterrorismo (che prevedono anche la licenza di uccidere) senza che la famiglie possano, appunto, sapere nulla di loro e senza che nessun avvocato li possa difendere.

È necessario rispondere positivamente all'appello dei giuristi dagli USA che chiedono per il 10 Marzo 2004 la massima mobilitazione a livello internazionale:

IL COMITATO NAZIONALE 28 GIUGNO PROPONE UN SIT-IN DI MASSA ALL'AMBASCIATA USA A ROMA, IN VIA VENETO, IL GIORNO 10 MARZO 2004 ALLE ORE 17.00.

Parafrasando l'appello dei premi Nobel che si rivolgono alla coscienza del mondo e ai principi universali della sovranità nazionale, del rispetto dell'integrità territoriale e del diritto all'autodeterminazione, ci rivolgiamo alla coscienza dei democratici e degli attivisti dei movimenti di solidarietà per chiedere il massimo impegno internazionalista a fianco di Cuba.

DIFENDI CUBA E DIFENDI L'IDEA CHE UN ALTRO MONDO POSSIBILE HA BISOGNO ANCHE DELL'ESPERIENZA RIVOLUZIONARIA DI CUBA.

Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Associazione La Villetta, Teleambiente, Radio Città Aperta, Associazione Promocaraibi, Centro Studi CESTES, Rivista Proteo, Associazione Vecchio Mattatoio, Associazione di solidarietà l'Angolo Cubano, Bollettino Nuestra America, Società Sportiva Tor di Quinto, Cooperativa Zona Rossa.



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