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Cuba |
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Sit-in pacifico davanti al Parlamento italiano del Comitato di Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo"
Michele Capuano
10 marzo 2004 mentre negli Stati Uniti si svolgeva l'appello per le violazioni processuali contro Cinque eroi cubani in tante parti nel mondo la solidarietà esprimeva tutta la sua energia per la loro libertà. In Italia sono state organizzate diverse iniziative a Roma e a Milano.
Il Comitato di Solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo" ha organizzato un presidio davanti al Parlamento Italiano per chiedere alle rappresentanze dello Stato cosa intendano fare in relazione all'assassinio del giovane Fabio Di Celmo per mano della mafia di Miami e l'estradizione del mandante Posada Carilles che si trova a Panama.
Cosa intende fare il Parlamento Italiano per la violazione di ogni legalità e diritto per cinque patrioti cubani che si trovavano in USA per sventare delitti e atti terroristici e sono stati ingiustamente imprigionati? Cosa intende fare il Parlamento Italiano per la vergogna del lager di Guantanamo? Già dalle ore 17 decine di giovani occupavano la piazza con striscioni, bandiere di Cuba e con l'immagine del CHE, un grande telo blu e bianco di oltre sei metri per sei dove i ragazzi e le ragazze dell'Accademia delle Belle Arti di Roma dipingevano tutti i colori di Cuba e realizzavano una grande scritta "Giustizia per Fabio! I cinque eroi cubani torneranno! Un mondo nuovo è possibile!" Da una parte i compagni e le compagne meno giovani allestivano tavoli che ospitavano documenti sulla storia dei Cinque, il libro "il ragazzo del Copacabana", la rivista "speciale Cuba" di Democrazia Popolare, manifesti cubani. Un'amplificazione allestita su una macchina era la voce diretta ai passanti, ai parlamentari per chiedere giustizia.
Alberto Polinori musicista argentino intervallava gli interventi con canti latinoamericani e cubani. Passa Sandro Curzi, direttore del quotidiano Liberazione, e si impegna a riprendere la notizia, contattiamo l'ex ministro degli Affari Sociali del centrosinistra Livia Turca che si intrattiene con i manifestanti sulle questioni portate in piazza. Passano deputati, onorevoli, prendono i volantini.
Qualcuno si ferma a discutere. Il PdCI si era già impegnato, come in passato ha già fatto, a sostenere questa battaglia. Ci sono diverse emittenti locali, qualche giornalista. La presidente del comitato di solidarietà con Cuba Ines Venturi, infaticabile, intrattiene i curiosi che chiedono spiegazioni, non mancano i turisti e tra questi alcuni nordamericani che non sanno niente, lo fa Edoardo Nucci della comunità cristiana di base e AIASP.
Arrivano, poi, dal sit-in che si è realizzato davanti l'Ambasciata EE.UU. per i Cinque e la loro libertà, organizzato dal Comitato 28 giugno, al grido di "Bush Vergogna" altri compagni: c'è Italia-Cuba Roma centro, il GaMaDi, Etica e Politica, giovani della Sinistra Giovanile, rappresentanti dell'associazione tematica dei Democratici di Sinistra "Altrimondi" e il suo dirigente Carlo Quintozzi, militanti dell'Italia dei Valori, la giornalista Loredana Moranti di Argo News.
Si alternano al microfono le comunicazioni del segretario di DP, del lavoratore Fabio Massimo Vernillo, di Claudio Coronati di Immagini Contro (il suo film su Cuba in questi giorni veniva trasmesso dall'emittente Teleambiente e Teledonna per parlare di questo evento).
Diversi fanno riprese filmiche. "Mandiamole anche a Cuba" dice una ragazza. "Lo faremo" risponde un coro e l'ex ingegnere della Rai presidente del Forum Diritto a Comunicare ricorda l'importanza del far sapere, del dire, del documentare e scherzando aggiunge "si però mandiamole anche negli USA vediamo se le trasmettono".
Alla spicciolata arrivano altre persone, Archivocubano con Carlo Nobili, studenti universitari, il segretario nazionale delle Rappresentanze Sindacali di Base Ferdinando Bucci e altri e altre che non conosci ma che sono con te per una battaglia di civiltà.
La lotta è una: a Roma e a Milano e ovunque in Europa e nel mondo.
Alle 21 circa la piazza si svuota. In terra rimane un grande dipinto realizzato con gessi colorati dalla gioventù e una scritta enorme "siamo per la pace contro la guerra e siamo contro il terrore: per questo chiediamo libertà per cinque eroi cubani simbolo di un uomo nuovo per l'umanità intera". La pioggia prima o poi lo cancellerà ma non potrà cancellare la nostra battaglia delle idee in nome dei Cinque e del ragazzo del copacabana... in nome di un mondo nuovo.
Cuba. Una identità in movimento
Webmaster: Carlo Nobili — Antropologo americanista, Roma, Italia
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